Società

Migranti, ‘tornatevene a casa vostra’

Se stai leggendo questo post è perché sei stato attratto dal titolo che rappresenta in toto quello che pensi sulla questione “immigrazione” e poi perché non hai niente da fare e stai su Facebook, che è come stare al bar.

Questo post è proprio per te, ma fatti delle domande: che cosa stai facendo per cacciare gli “immigrati” che ti danno tanto fastidio? Rispondi. Capirai da subito che la risposta è “niente”. Sì, giustificati pure che ogni tanto su Facebook scrivi “coi nostri soooooldiiiii”, “tornatevene a casa vostraaaaaa”, che ti lamenti che i profughi vengono pagati e dormono in alberghi di lusso mentre tu vai a lavorare senza trattore in tangenziale e imprechi contro gli altri come te che dopo una giornata di merda del genere se la prendono con gli “immigrati”.

A cosa ti serve tutto questo? Lo capisci che se continuerai di questo passo gli immigrati continueranno a venire qui e giorno dopo giorno, ansia dopo ansia, somatizzerai la cosa e schiatterai alle sei di mattina mentre stavi facendo footing o jogging che sia, prima di stare imbottigliato nel traffico senza trattore in tangenziale?

“Poverino, è morto mentre era andato a correre prima di andare a lavorare. Era un gran lavoratore. Era giovane, aveva solo 53 anni“, diranno i tuoi amici che scriveranno di te e di cosa avrai da insegnare agli angeli sui loro profili Facebook. Eddai.

Se proprio vuoi che gli immigrati non vengano più qui, applicati, comincia a non andare a fare la fila per comprare l’iPhone o altri smartphone (che se no qui sembra che io sia un tifoso del Huawei o altri zavagli), fatti vedere in giro con un Nokia 3540, lamentati della crisi e ostenta povertà vera.

Per un anno o due non comprare vestiti, d’estate, che fa più caldo, ogni tanto dormi in strada (anche con la famiglia), non andare per un anno al ristorante, ma nemmeno al Mc Donald’s o altri allevamenti di ciccioni in batteria, smettila di mangiare bio o vegano (cosa sono ‘ste fisime?), lavati poco, soprattutto se usi spesso mezzi pubblici, non farti la barba, vai in giro con automobili scassate, non postare su Facebook e se lo fai posta foto di disagio economico e psichico, posta foto dei picnic fatti al parco, fatti vedere in giro con dei vecchi, non andare a cinema, teatri, eventi a pagamento, acquista cartoni di vino, ubriacati e vaga per le strade della tua città, non andare in vacanza per un anno o due.

Questo tuo atteggiamento, oltre a provocare un reale danno all’economia nazionale e a te stesso sarà percepito dagli immigrati come un reale segnale di declino della nazione nella quale hanno deciso di vivere e cominceranno a porsi delle domande tipo: “Ma cosa sono venuto a fare qui? Io me ne torno a casa mia che sto meglio. Qui butta male. Qui non è più l’Italia di una volta”.

Se proprio ce l’hai con gli immigrati segui questo consiglio, comportati così per uno due anni e vedrai che otterrai risultati, ma se non te la senti e continui a farti vedere in giro tutto figo, gli immigrati continueranno a popolare i tuoi luoghi che non sono più i tuoi luoghi di una volta e ti prenderanno come modello, come lo stanno facendo adesso quando ti sentono dire “ah… questa crisi è terribile”. Sei terribile te. Pensaci.