Prima l’annuncia di querela, poi le scuse e il ritiro. Ma sul tavolo resta una domanda: che ruolo ha avuto Marco Carrai nella sostituzione dell’ex amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, con Marco Morelli? Protagonisti dello scontro lo stesso Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e vicino al presidente del Consiglio Matteo Renzi, e l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, che lunedì ha firmato sul quotidiano di via Solferino un duro editoriale sulla gestione della crisi di Rocca Salimbeni da parte del governo e gli interessi di Jp Morgan.
De Bortoli “nella sua personale ricostruzione“, come l’ha definita Carrai nel suo primo comunicato, aveva scritto che il manager fiorentino avrebbe annunciato a Viola la sua sostituzione con un sms. “La notizia è totalmente falsa“, ha fatto sapere Carrai. Promettendo però che avrebbe provveduto a “ritirare immediatamente la querela non appena il dottor de Bortoli riterrà di riconoscere il suo errore“. Cosa che è puntualmente successa nel pomeriggio, quando de Bortoli ha diffuso via Facebook una nota in cui si legge: “L’errore è mio. Da una verifica con il destinatario, l’sms di Carrai risulta inviato dopo la telefonata di Padoan“. Tuttavia, prosegue, “la domanda che formulavo nel mio articolo resta legittima e colgo l’occasione per rivolgerla al dottor Carrai. Mi aspetto una risposta ugualmente sincera. Qual è il suo ruolo nella vicenda Monte Paschi e, in particolare, nella sostituzione di Viola con Morelli?”.
“Sono grato al direttore De Bortoli per aver ammesso l’errore”, è stata la risposta di Carrai. “Non è il primo che fa, nei miei confronti. Voglio augurarmi che sia l’ultimo. Procedo dunque al ritiro della querela come mi ero impegnato a fare in caso di ammissione del grave errore e comunico che le scuse di De Bortoli sono accettate”, anche se “scrivendo su Facebook De Bortoli evidentemente ritiene che l’ammissione di un errore sia meno importante che la formulazione di un’accusa; in ogni caso confessa il proprio errore”. In ogni caso, “vengo velocemente al punto. Sono da anni amico di Viola che è venuto anche al mio matrimonio e che mi ha sempre manifestato la sua vicinanza anche in momenti di mia personale difficoltà. Quando ho saputo della sua sostituzione gli ho inviato un sms per abbracciarlo come fanno gli amici autentici nei momenti di disagio. Come De Bortoli potrà facilmente ulteriormente verificare il mio messaggio è partito quando i giornali avevano già ampiamente dato la notizia delle dimissioni del dott. Viola”.
De Bortoli di recente ha ripetuto di sentire “odore di massoneria” nelle vicende di Banca Etruria e della stessa Mps. In quell’intervento ha ricordato tra l’altro che il 7 settembre il ministro Pier Carlo Padoan ha “chiamato il presidente Massimo Tononi per dirgli di licenziare l’amministratore delegato Fabrizio Viola” e contestualmente indicargli come sostituto Marco Morelli. Con gli organi societari che restano a guardare, “ridotti a soprammobilli“. Una “forzatura figlia di un accordo tra il governo e la banca americana”, accordo stretto dallo stesso Renzi durante un incontro a pranzo a Palazzo Chigi con “il numero uno Jamie Dimon su sollecitazione di Claudio Costamagna, presente l’ex ministro Vittorio Grilli, oggi in Jp Morgan”, nella veste di presidente delle attività di Corporate & investment banking per Europa, Medio Oriente e Africa.
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Mps, Carrai annuncia querela contro de Bortoli. Che ammette errore sull’sms ma rilancia: “Chiarisca ruolo nella vicenda”
L'ex direttore aveva scritto sul Corriere della Sera un fondo sulla "opaca vicenda" del salvataggio che coinvolge la banca, il governo e Jp Morgan. Il presidente di Toscana Aeroporti: "Ritiro denuncia. L'ex ad Viola è un amico, gli ho scritto un sms solo per abbracciarlo dopo che la notizia era uscita"
Prima l’annuncia di querela, poi le scuse e il ritiro. Ma sul tavolo resta una domanda: che ruolo ha avuto Marco Carrai nella sostituzione dell’ex amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, con Marco Morelli? Protagonisti dello scontro lo stesso Carrai, presidente di Toscana Aeroporti e vicino al presidente del Consiglio Matteo Renzi, e l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli, che lunedì ha firmato sul quotidiano di via Solferino un duro editoriale sulla gestione della crisi di Rocca Salimbeni da parte del governo e gli interessi di Jp Morgan.
De Bortoli “nella sua personale ricostruzione“, come l’ha definita Carrai nel suo primo comunicato, aveva scritto che il manager fiorentino avrebbe annunciato a Viola la sua sostituzione con un sms. “La notizia è totalmente falsa“, ha fatto sapere Carrai. Promettendo però che avrebbe provveduto a “ritirare immediatamente la querela non appena il dottor de Bortoli riterrà di riconoscere il suo errore“. Cosa che è puntualmente successa nel pomeriggio, quando de Bortoli ha diffuso via Facebook una nota in cui si legge: “L’errore è mio. Da una verifica con il destinatario, l’sms di Carrai risulta inviato dopo la telefonata di Padoan“. Tuttavia, prosegue, “la domanda che formulavo nel mio articolo resta legittima e colgo l’occasione per rivolgerla al dottor Carrai. Mi aspetto una risposta ugualmente sincera. Qual è il suo ruolo nella vicenda Monte Paschi e, in particolare, nella sostituzione di Viola con Morelli?”.
“Sono grato al direttore De Bortoli per aver ammesso l’errore”, è stata la risposta di Carrai. “Non è il primo che fa, nei miei confronti. Voglio augurarmi che sia l’ultimo. Procedo dunque al ritiro della querela come mi ero impegnato a fare in caso di ammissione del grave errore e comunico che le scuse di De Bortoli sono accettate”, anche se “scrivendo su Facebook De Bortoli evidentemente ritiene che l’ammissione di un errore sia meno importante che la formulazione di un’accusa; in ogni caso confessa il proprio errore”. In ogni caso, “vengo velocemente al punto. Sono da anni amico di Viola che è venuto anche al mio matrimonio e che mi ha sempre manifestato la sua vicinanza anche in momenti di mia personale difficoltà. Quando ho saputo della sua sostituzione gli ho inviato un sms per abbracciarlo come fanno gli amici autentici nei momenti di disagio. Come De Bortoli potrà facilmente ulteriormente verificare il mio messaggio è partito quando i giornali avevano già ampiamente dato la notizia delle dimissioni del dott. Viola”.
De Bortoli di recente ha ripetuto di sentire “odore di massoneria” nelle vicende di Banca Etruria e della stessa Mps. In quell’intervento ha ricordato tra l’altro che il 7 settembre il ministro Pier Carlo Padoan ha “chiamato il presidente Massimo Tononi per dirgli di licenziare l’amministratore delegato Fabrizio Viola” e contestualmente indicargli come sostituto Marco Morelli. Con gli organi societari che restano a guardare, “ridotti a soprammobilli“. Una “forzatura figlia di un accordo tra il governo e la banca americana”, accordo stretto dallo stesso Renzi durante un incontro a pranzo a Palazzo Chigi con “il numero uno Jamie Dimon su sollecitazione di Claudio Costamagna, presente l’ex ministro Vittorio Grilli, oggi in Jp Morgan”, nella veste di presidente delle attività di Corporate & investment banking per Europa, Medio Oriente e Africa.
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Giustizia & Impunità
Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Le opposizioni: “Si dimetta”. Ma Meloni lo blinda: “Sconcertata da sentenza”. Schlein: “Parole eversive”
Mondo
Israele, 5 bombe sui bus: “Esplose in anticipo, erano vuoti”. I sospetti sui battaglioni della Cisgiordania. Hamas espone bare degli ostaggi
Cronaca
Le condizioni di Papa Francesco in “lieve miglioramento”. Il cardinale Ravasi: ‘Dimissioni? Potrebbe farlo’
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.