Il noto fumettista italiano doveva recarsi al New York Comicon, uno dei più importanti eventi al mondo riguardo i fumetti e le graphic novels. Su Facebook poi ironicamente ha commentato: "Meno male che abito a Rebibbia che è sempre meglio di niente"
Doveva recarsi negli Stati Uniti per disegnare al New York Comicon, uno dei più importanti eventi al mondo riguardo i fumetti e le graphic novels. L’artista italiano Zerocalcare però non partirà più. Il visto è stato negato. Il motivo sono i suoi viaggi in Siria e Iraq del 2015 durante i quali aveva scritto la graphic novel “Kobane Calling“.
Il fumettista poi in un post sulla propria pagina Facebook ha commentato: “C’avevate presente che domani dovevo andare a New York a fare i disegnetti al New York Comicon, la conferenza alla Columbia, e tutta quella roba fichissima che pareva una gag? Ecco, famo che è stata tutta una gag, va. Meno male che abito a Rebibbia che è sempre meglio di niente. L’artista poi su Twitter ha disegnato una vignetta spiegando la vicenda.
Il fumettista nei commenti sotto il suo post ha dichiarato di aver controllato le normative per l’ESTA ( il sistema elettronico degli Stati Uniti per l’autorizzazione del viaggio). “A parte che dopo essere tornato da lì ho controllato le normative e non c’erano problemi con l’ESTA, l’inasprimento delle misure è di 6 mesi fa e banalmente non lo sapevo né ho pensato che potessero cambiare le norme in maniera retroattiva” così Zerocalcare ha commentato a un utente che lo aveva accusato di essere stato poco attento alle normative americane in materia di viaggio.
Di come dovevo andare domani al NewYork Comicon e invece mi attacco al cazzo. pic.twitter.com/RA6pQdDZlS
— zerocalcare (@zerocalcare) 4 ottobre 2016