“Ponte sullo Stretto? Il presidente del Consiglio non si può permettere di dire una cosa e poi non farla. Quindi se ha detto che farà il Ponte, lo farà. Anche perché non possiamo continuare a prendere in giro le persone”. Lo assicura, durante L’Aria che Tira (La7), il capogruppo di Area Popolare alla Camera dei Deputati, Maurizio Lupi, che aggiunge: “Già da ministro delle Infrastrutture mi ero detto d’accordo sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma allora eravamo in un governo di larghe intese e non era nel programma. Io credo che questa sia un’opera necessaria da concepire all’interno di un piano di infrastrutture che metta fine alla divisione del Paese in due. Non è concepibile che ci siano ben 5 milioni di cittadini che vivono in città non collegate dall’alta velocità”. Immediata la replica di Ermete Realacci, deputato Pd e presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera: “Sì, ma i 100mila posti di lavoro sono una balla: saranno 7mila posti all’anno per 15 anni”. E Lupi sorride, senza ribattere