Vincenzo Visco economista e più volte Ministro dell’Economia e delle Finanze boccia senza appello il Def: “Mi pare che la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza è poco credibile perché i conti non tornano. All’interno del documento, ci sono pochissime risorse che sono utilizzate, come al solito, alla ricerca di consenso breve, come le spese per le pensioni, contro cui ovviamente nessuno pensa di opporsi, però non è detto neanche che questa sia la priorità”.
Per Visco, intervenuto al convegno “Le presone prima di tutto: un’altra economia, una nuova sinistra” nella sede nazionale del PD a Roma: “L’impressione è che il governo italiano continua a muoversi su una interpretazione della crisi italiana che non è quella giusta e che continua a pensare che tagliando le tasse e le spese si avrà sviluppo”. Lotta all’evasione? “Ci sono annunci sulla trasmissione telematica delle fatture, che era una proposta ‘Nens’ (l’associazione “Nuova Economia Nuova Società”, fondata da dallo stesso Visco con Pier Luigi Bersani, ndr), ma si dovrà vedere come questa verrà fatta perché il governo dice che da questa operazione, guadagnerà uno o due miliardi e ciò significa che sarà fatta male, perché fatta come diciamo noi, vale da sola tredici miliardi e potenzialmente, negli anni successivi, con l’impatto sulle imposte sui redditi, potrebbe arrivare a quaranta miliardi di nuove entrate per lo Stato, quindi – conclude Visco – aspetto di vedere come riusciranno a trasformare una cosa estremamente efficace in una roba da quattro soldi”. Come mai le cose dovrebbe andare così? “Il problema della politica italiana è sempre stato quello di una evasione di massa, singolarmente anche di entità non stratosferica che riguarda alcuni milioni di contribuenti ed evidente che, così come vota la mafia, votano gli evasori, i corrotti e i corruttori e questi hanno un peso”