“Un cittadino di ciò che è suo fa quello che crede meglio e Caprotti, del tutto legittimamente, ha deciso”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine della Biennale dell’economia cooperativa replicando a chi gli chiedeva un commento sulla decisione del fondatore di Esselunga, Bernardo Caprotti, di inserire nel suo testamento la clausola per cui la sua azienda non possa essere venduta alla Coop.