Otto indagati per false fatture e frode fiscale, tra cui l'ex numero uno della concessionaria pubblicitaria di Mediaset Fulvio Pravadelli, l'ex maestro di tennis Romano Luzi e Alberto Maria Bianchi, amico del fondatore di Forza Italia dall'università. La sua società di mediazione ha incassato 6 milioni per lavori mai eseguiti. In più riceveva altre elargizioni e fidi su indicazione dell'ex premier
Quasi trenta milioni della concessionaria pubblicitaria di Mediaset, Publitalia 80, girati a amici e sodali di Silvio Berlusconi. Compreso il suo ex maestro di tennis. E’ la vicenda finita sotto la lente del pm milanese Giordano Baggio, che qualche settimana fa ha notificato un avviso di conclusione indagine a otto indagati per i quali ora si profila, stando a quanto riporta Repubblica, la richiesta di rinvio a giudizio per false fatture e frode fiscale. Tra loro ci sono l’ex amministratore delegato della società Fulvio Pravadelli e Alberto Maria Salvatore Bianchi, amico dell’ex premier dai tempi dell’università e assunto prima come venditore di Edilnord, poi rappresentante legale dell’immobiliare Punta Volpe (in seguito confluita nella holding che ha in pancia tutte le residenze di Berlusconi) e infine venditore di spazi pubblicitari proprio per Publitalia.
Infine, scrive il quotidiano romano, l’ormai 80enne sodale del leader di Forza Italia ha fondato la società di mediazione pubblicitaria Publigest, cui secondo l’accusa Publitalia – risultata essere l’unico cliente della società – ha versato compensi per un totale di 6 milioni per operazioni mai eseguite.
A Bianchi il ragioniere di Arcore Giuseppe Spinelli ha raccontato di aver elargito “piccole somme di denaro” ma anche di aver “provveduto personalmente all’acquisto di beni pignorati all’indagato (in un’altra inchiesta per frode fiscale, ndr) nel 2011 successivamente rivenduti a Silvio Berlusconi che li concesse in comodato d’uso a Bianchi”. Non solo: tra le elargizioni al centro delle indagini, scrive Repubblica, ci sono pure “un intervento di garante dello stesso Berlusconi per coprire un fido concesso a Bianchi da 300 milioni di lire” e un appartamento “in via Domenichino per circa un milione di euro”. Nel complesso, Bianchi avrebbe ottenuto in vent’anni quasi 30 milioni di euro.
Infine lo strano caso del maestro di tennis e faccendiere Romano Luzi, che secondo la procura grazie a operazioni inesistenti per Publitalia ha incassato oltre 1 milione tra 2009 e 2012.