Due poliziotti uccisi e uno ferito. È il bilancio di una sparatoria avvenuta sabato a Palm Springs, in California, dove i 3 agenti erano intervenuti dopo una segnalazione per disturbo alla quiete pubblica. Il presunto assalitore, la cui identità non è ancora stata resa nota, è stato arrestato quasi 12 ore dopo l’assalto mortale: 12 ore nelle quai era rimasto barricato in casa, subito circondata da varie pattuglie. Lo ha comunicato la stessa polizia locale, annunciando in un tweet: “Il sospetto è stato preso in custodia”.

Era da poco passato mezzogiorno (le 21, in Italia), quando una donna, residente in un resort a circa 160 chilometri a est di Los Angeles, ha chiamato il 911 perché il suo figlio maggiore stava creando fastidio e rumore. All’arrivo degli agenti, ha raccontato il capo della polizia locale, l’uomo si è rifiutato di aprire la porta di casa, minacciando di sparare contro le divise. I poliziotti hanno tentato di avviare una negoziazione, ma a quel punto sono stati colpiti dai proiettili. Secondo le prime testimonianze, l’assalitore ha esploso “almeno 30 colpi”.

Nella sparatoria sono rimasti uccisi Jose “Gil” Gilbert Vega, in procinto di andare in pensione, e Lesley Zerebny, 27 anni, in servizio da soli 18 mesi e appena rientrata dalla maternità dopo la nascita della figlia. Il terzo agente, ferito, è stato trasportato nell’ospedale locale, dove ha ricevuto le cure necessarie.

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