L'intervento degli europarlamentari del M5s dopo l'arrivo di 11mila persone in due giorni: "Dal governo politiche sbagliate". Il ministro dell'Interno: "Il fallimento dei ricollocamenti dà il senso del fallimento dell'Ue che decide, ma è incapace di realizzare ciò che decide"
“Da quando c’è Renzi gli sbarchi in Italia sono triplicati“. A scriverlo in un tweet è il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo che rimanda a un post sul suo blog firmato dal gruppo del M5s all’Europarlamento. “Da quando governa Renzi il numero degli sbarchi (e dei morti purtroppo) è triplicato. Fatalità? Coincidenza? No, semplicemente politiche sbagliate, quelle che il Movimento 5 Stelle vuole cambiare!”, scrivono gli europarlamentari grillini. Ieri era stato il ministro dell’Interno Angelino Alfano a tornare sulle difficoltà dell’Europa ad affrontare la questione immigrazione: “L’esempio del fallimento dei ricollocamenti è molto grave perché dà il senso del fallimento di un’Europa che decide, ma è incapace di realizzare le decisioni anche quando sono state sottoscritte con degli accordi” aveva detto.
Il M5s: “C’è la firma di Renzi sull’accordo con la Turchia”
Nel loro post i deputati europei dei Cinquestelle ricordano i numeri delle ultime giornate, con i quasi 11mila migranti salvati dalla Guardia Costiera tra giovedì e venerdì. “Così non si può andare avanti – scrivono gli europarlamentari M5s – Con Renzi al governo il picco degli sbarchi è massimo”. I 5 Stelle postano anche una tabella con i numeri dei migranti sbarcati negli ultimi 20 anni: “Da quando governa Renzi il picco più alto!”, ribadiscono. “C’è la firma di Renzi – proseguono – sull’accordo con la Turchia (fatto dall’Unione Europea, ndr) che è servito a spostare gli sbarchi dalla rotta balcanica, quella che portava direttamente alla Germania, a quella mediterranea che oggi porta di nuovo verso l’Italia. Se non si affrontano le ragioni profonde che causano i flussi migratori l’emergenza sarà sempre cronica”.
Alfano: “Decisioni prese, ma non si passa all’azione”
Chiedendo all’Ue di passare all’azione, invece, il ministro Alfano aveva aggiunto che “il nostro problema oggi non è decidere, ma realizzare ciò che abbiamo deciso. Noi le decisioni le abbiamo già prese”. E queste sono “sull’economia: un grande piano di investimenti europeo che rimetta in moto le infrastrutture e che faccia ripartire i consumi e la domanda interna. Sull’immigrazione, le nostre scelte sono chiare: sposare umanità e rigore. Accogliere i profughi e rimpatriare gli irregolari. Purtroppo a scelte politiche chiare non fanno seguito decisioni operative rapide”. Secondo Alfano, “questo intervallo tra le scelte e la loro realizzazione è usato dagli estremisti per dire che l’Europa è fallita“. “Se l’Europa fallirà – ha concluso – sarà facile per i nostri avversari dire che abbiamo fallito noi. Se l’Europa riuscirà a vincere le diffidenze degli europei, sarà facile per noi dire che abbiamo, una volta ancora, salvato l’Europa”.