Politica

Abruzzo, appello della Regione: “Cercasi pensionati disposti a tornare a lavorare gratis”

Il limite massimo per inviare la propria candidatura è il 26 ottobre. Occorrerà far sapere, entro quel giorno, che tipo di attività si vorrà poi svolgere all'interno dell'Ufficio di presidenza del governatore D'Alfonso. Un appello analogo era già stato diramato nel 2014. Alcuni pensano che sia un modo per far rientrare dalla finestra della politica regionale personaggi ben noti

Affidamento di incarichi annuali di consulenza, a titolo gratuito, “per l’attività di supporto all’Ufficio di presidenza a personale in quiescenza del settore pubblico e privato che abbia maturato una significativa e qualificata esperienza professionale”. Anche per contribuire “in modo significativo” a migliorarne, “in termini di efficienza ed efficacia, la svolgimento dell’attività di indirizzo, impulso e controllo di competenza”. La Regione Abruzzo cerca pensionati disponibili a tornare al lavoro attivo, e per di più al diretto servizio del governatore Luciano D’Alfonso. Il tutto gratis, salvo eventuali rimborsi spesa. Per la causa della massima istituzione abruzzese, e della Cosa pubblica. Il lavoro, pure quello non retribuito, nobilita l’uomo. Anche dopo i sessant’anni di età.

L’avviso di ricerca del personale agée è comparso sul sito della Regione Abruzzo. Il limite massimo per inviare la propria candidatura è il 26 ottobre. Occorrerà far sapere, entro quel giorno, che tipo di attività si vorrà poi svolgere se cooptati nel robusto, multigenerazionale e pluricontrattuale (tra consulenze, assunti e colleghi non profit) Ufficio di presidenza di D’Alfonso.

Un avviso analogo era già stato diramato nell’ultimo scorcio del 2014. Anche allora fu caccia aperta a pensionati zelanti dal luminoso passato, propensi a rimettersi in gioco a zero euro e per pura passione; sine qua non, in quel caso, avere avuto precisi trascorsi nella pubblica amministrazione. Per non disperdere know-how accumulati nel corso di decenni? Sempre meglio comunque che andarsene ai giardinetti, o a guardare i cantieri. Tra i prescelti, ex direttori generali di Asl ed ex alti dirigenti pubblici. Parole chiave: ex, e gratis. Solo per le attività fuori sede i nominati hanno avuto diritto a vitto, trasporti e alloggio.

Ora i “pozzangheristi” (come li chiama il governatore abruzzese del Pd) sospettano: “E’ un modo per far rientrare dalla finestra della politica regionale personaggi ben noti, smaniosi di un posto al sole, anche se decisamente a buon mercato”. Altri elucubrano: “Come e dove nasce questo senso di D’Alfonso per i pensionati?”. Già rivisto all’opera di recente nella nomina di Giampiero Leombroni, classe 1946, a commissario straordinario dell’Arap, azienda regionale delle attività produttive. Di certo i pensionati non potrebbero essere assunti dall’Ente regionale, che così va a risparmiare. Resta da valutare la loro effettiva indispensabilità e produttività. Da noi contattato, il presidente Luciano D’Alfonso ha fatto sapere di non voler rilasciare commenti.