HARUKI MURAKAMI
E’ un po’ l’eterno secondo sempre in corsa tra i favoriti al Nobel per la Letteratura almeno da una decina d’anni. Ladbrokes lo dà 6/1, al secondo posto, anche se le puntate su di lui paiono in caduta libera. Classe ’49, da Kyoto (Giappone), Murakami ha iniziato a scrivere sul finire degli anni settanta diversi romanzi, ma è nel 1987 con il suo quinto libro Norwegian Wood (in italiano tradotto in Tokyo Blues – Feltrinelli) che diventa autore popolare anche in Occidente. Ambientato tra il 1968 e il 1970, il romanzo inizia con l’aleggiante citazione dei Beatles e continua sui tragici binari del rapporto tra Watanabe, Naoko e Midori. Lutti, suicidi, depressioni, tumulti tra studenti universitari, il marchio Murakami è diventato “cult” per tutta la generazione dei ’70 che aveva vent’anni nei ’90, proprio grazie alla copertina rossa con gli ideogrammi verdi. Spiace dire che però non si è mai più ripetuto. Il Giappone non vince dal 1994 quando trionfò Kenzaburō Ōe.