NGŨGĨ WA THIONG’O
E’ il superfavorito per gli scommettitori che lo danno 5/1. Classe ’38 da Kamiriithu (Kenya), Ngugi wa Thiong’o è tra i più autorevoli romanzieri e drammaturghi africani del secondo Novecento, che nelle sue opere ha affrontato il tema della decolonizzazione e dell’indipendenza culturale dei singoli popoli africani. Primo romanzo pubblicato nel 1964, Ngugi wa Thiong’o ha vissuto una vita e una carriera realmente in pericolo tra censure e galere del proprio paese fino a quando nel 1981 ha iniziato il suo esilio negli Usa e nel 1992 ha cominciato ad insegnare a Yale. Nel 1977 scrisse Mi sposerò quando lo vorrò che gli causò il carcere voluto dall’allora presidente keniano Daniel Toroitich arap Moi; poi dal carcere la coraggiosa e clandestina preparazione del successivo romanzo Diavolo in croce. Da quando nel 1967 si avvicinato al movimento terzomondista di Frantz Fanon ha iniziato a scrivere nella lingua del suo popolo, il gikuyu. In Italia sono stati pubblicati soltanto pochissime opere: Un chicco di grano e Sogni in tempo di guerra con Jaca Book e nel 2015 Un matrimonio benedetto con la casa editrice Quarup. Soltanto quattro volte il Nobel per la Letteratura è finito nel grande continente africano. Se escludiamo il “bianco” sudafricano John Maxwell Coetze nel 2003 e Nadine Gordimer nel 1991, è del 1996 il premio al nigeriano Wole Soyinka e del 1988 quello all’egiziano Naguib Mahfouz.
FERRANTE, MARAINI E GLI ALTRI
Per la prima volta 50/1 sbuca tra i nomi su cui scommettere l’italiana Elena Ferrante. Sempre tra gli italiani Claudio Magris viene dato 33/1 e Dacia Maraini 66/1. La prima donna che appare tra i favoriti, dodicesima, è la scrittrice americana Joyce Carol Oates (20/1). Tra i primi dieci il sempiterno Bob Dylan 16/1 e 25/1 l’arzillo terzetto Peter Handke, Amos Oz e Abraham B Yehoshua.