Non si aggiri il Parlamento con “sentenze spot” di singole sezioni della Cassazione, ma si pronuncino le Sezioni Unite: con questa richiesta una piccola delegazione del popolo del ‘Family day‘ ha tenuto un sit-in davanti al Palazzaccio, sede della Suprema Corte, nel giorno dell’udienza sul ricorso di una coppia gay per il riconoscimento dell’adozione di un bambino, già dichiarato figlio adottivo negli Usa. Decisione poi rinviata perché delegata alle prima sezione civile, specializzata in famiglia e diritti della persona.
“Siamo determinati – ha detto il portavoce del ‘Family day’ Massimo Gandolfini – nel difendere il diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre e contrasteremo la pratica aberrante dell’utero in affitto. Ci appelliamo al presidente Mattarella come autorità morale e presidente del Csm: vogliamo che una determinazione giuridica abbia rappresentanza massima, attraverso le Sezioni Unite”. Concetto ribadito con uno striscione esposto in piazza: “Presidente Mattarella: il supremo interesse dei bambini è avere una mamma e un papà“.
Presenti anche i senatori Carlo Giovanardi, Maurizio Gasparri e Roberto Formigoni e Gaetano Quagliariello. “Non si può aggirare il parlamento che ha stralciato la stepchild dalle unioni civili – ha detto Gasparri – a colpi di sentenze spot delle singole sezioni della Cassazione”.

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