A dicembre saranno 28 anni che il reato di tortura attende di essere accolto nel nostro ordinamento. E nonostante l’Italia abbia ratificato la Convenzione Onu nel 1988, l’iter legislativo affronta l’ennesimo stallo, con il ddl tortura fermo al Senato. A Roma l’associazione Antigone ha promosso una manifestazione davanti alla Camera per sollecitare il governo “a fare presto”. “Chiediamo al premier Renzi e al ministro della Giustizia Orlando di passare dalle parole, e dai tweet, ai fatti – dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone -. Questa legge non è contro le forze di polizia, anzi. Consente di individuare e isolare le mele marce all’interno dei loro reparti. L’Italia rischia di diventare un paradiso per i torturatori come le Bahamas lo sono per gli evasori fiscali”. Presente al sit, tra gli altri, anche la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, insieme ad Amnesty International Italia, ai Radicali Italiani, e a rappresentanti della Cgil

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Ius soli, la legge è ferma al Senato da un anno. La mobilitazione dei “cittadini invisibili”: “E’ ora di agire”

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Olanda, “sì a eutanasia per persone sane che pensano di avere ‘completato’ la vita”

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