“Mio padre non ha mai chinato la testa davanti alle violenze e alle aggressioni che ha subito assieme a mia madre. Non era da lui” e, aggiunge: “Oggi ci sono una serie di giornalisti che stanno facendo un’operazione ridicola:sostengono che lui sia stato fortunato ad essere stato censurato… ma lui è stato il primo a parlare di morti sul lavoro, il primo a parlare di mafia, quando si negava l’esistenza stessa della mafia”. Un giorno difficile per Jacopo Fo, che più tardi ha postato un tweet caustico contro l’ipocrisia delle celebrazioni postume: “Sì, adesso sono tutti a celebrare Dario. Dopo una vita che han fatto di tutto per censurarlo e colpirlo in tutti i modi. Vaffanculo. Onore a Brunetta che ha detto che mio padre non gli è mai piaciuto”