Non solo Benigni e le quattro donne simbolo dell'eccellenza italiana (Nicolini, Vio, Giannotti, Antonelli). La sindaca di Lampedusa: "Spero che ci sarà occasione di parlare del fenomeno dell'emigrazione". La campionessa paralimpica su Facebook: "Credevo di essere su Scherzi a parte. E poi ho pensato 'oddio cosa mi metto'"
A cena con Barack Obama e Matteo Renzi ci saranno anche lo stilista Giorgio Armani, il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone e il regista Paolo Sorrentino. Nella lista ufficiale dei nomi per la sera del 18 ottobre alla Casa Bianca non ci sono solo il premio Oscar Roberto Benigni e le quattro donne simbolo dell’eccellenza italiana. La delegazione sarà così composta da otto personalità che rappresenteranno l’Italia.
Nelle scorse ore erano stati anticipati i primi nomi. A sorpresa è infatti arrivato l’invito anche per la campionessa paralimpica Bebe Vio, la direttrice del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, la curatrice del dipartimento di Architettura e Design del Moma Paola Antonelli. L’atleta Vio ha raccontato su Facebook della sua emozione per la decisione del presidente del Consiglio: “Quando ho ricevuto l’invito ho pensato ‘sono su scherzi a parte’. Una volta capito che era tutto vero il primo pensiero è stato ‘Oddio, cosa mi metto?'”. E ha poi pubblicato il suo vestito con il commento: “Questo è il risultato, che ne dite?”.
La sindaca Nicolini invece, intervistata dal Giornale di Sicilia, si è invece augurata che nel corso della serata ci sarà la possibilità di parlare con Obama del fenomeno dell’emigrazione di popolazioni che vivono la fame e la guerra, che si possa parlare dell’accoglienza e del Mediterraneo perché Lampedusa non è solo la porta d’Europa, ma un luogo emblematico del Mediterraneo”. E sulla scelta del presidente del Consiglio ha aggiunto: “E’ un riconoscimento all’impegno delle donne nei vari aspetti della vita. E’ un grande regalo e avviene in un momento in cui la violenza sulle donne dilaga, un momento di grande emarginazione e difficoltà a raggiungere l’effettiva pari opportunità”.