“Noi facciamo la manovra diagonale”. Quando il ministro dell’Interno Angelino Alfano fa l’annuncio parlando ad Agorà il conduttore Gerardo Greco strabuzza gli occhi. E anche i telespettatori: sono le dieci del mattino, speriamo che i bambini non guardino. Siamo in fascia protetta.
Poi arriva la “spiegazione”: non è vero – giura e spergiura il ministro – che questa è una manovra elettorale. Non è vero che daremo soldi a pioggia.
Poi elenca chi beneficerà del provvedimento: classe media, ma anche poveri. Vecchi, ma anche giovani. Imprese, ma anche pubblici dipendenti. Alti, ma pure bassi. Grassi e magri. Giocatori di pelota e amanti della canasta.
Manovra di destra e di sinistra, ma pure di centro, garantisce Alfano.
Appunto, una manovra elettorale…
No, restano esclusi i possessori di procioni.
Alfano fa “la manovra diagonale”.