Stava cenando in un ristorante a Lexington, nel Kentucky, quando un proiettile vagante l’ha colpita al collo. Trinity, la figlia 15enne dello sprinter americano Tyson Gay, è morta poco dopo all’UK Hospital, l’University of Kentucky Medical Center. Secondo la ricostruzione della polizia la ragazza è stata colpita durante un conflitto a fuoco tra due macchine nel parcheggio del ristorante.
La polizia di Lexington ha aperto un’inchiesta sull’accaduto, che ha condotto all’arresto di due uomini. Si tratta di Chazerae Taylor, 38 anni, e suo figlio 19enne D’Markeo, accusati di ingiustificata condotta pericolosa. I due erano presumibilmente alla guida di una Dodge Charger grigia, una delle auto da cui sono partiti i colpi. Secondo vari media statunitensi, un terzo uomo è stato fermato: Dvonta Middlebrooks, di 21 anni, che ha esploso diversi colpi nel parcheggio dove ha avuto luogo lo scontro a fuoco. Nei suoi confronti, oltre all’accusa di condotta pericolosa, è stata mossa anche quella di possesso illegale di arma da fuoco (illegale in quanto, stando alla stampa americana, Middlebrooks sarebbe un pregiudicato).
“È una cosa pazzesca. Non ho idea di cosa sia successo”, ha detto Gay sotto choc. L’atleta, campione del mondo dei 100 metri e 200 nel 2007 ad Osaka, ha lasciato subito la California ed è partito per il Kentucky. Anche Trinity, come il padre, era una velocista ed era considerata una promessa dell’atletica. A maggio era arrivata quarta nei 100 metri e quinta nei 200 ai campionati del Kentucky per atlete della sua età.