A rivelarlo è Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell'Agenzia Spaziale Europea. Nel centro di controllo di Darmstadt si lavora senza sosta, ma finora i tentativi di ristabilire i contatti col veicolo atterrato sul Pianeta Rosso hanno avuto esiti negativi
È rimasto muto per tutta la notte, il lander Schiaparelli, ma “non si è trattato di un problema di comunicazioni”. Ad affermarlo è Paolo Ferri, responsabile delle operazioni di volo delle missioni dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), in una dichiarazione rilasciata all’Ansa.
Il veicolo della Missione ExoMars ha compiuto il primo storico atterraggio su Marte intorno alle 18:30 di mercoledì 19 ottobre. Ma meno di un minuto prima che il veicolo dell’Esa toccasse la superficie del Pianeta Rosso, il centro di controllo dell’agenzia, a Darmstadt in Germania, ha perso il suo segnale. Si era sperato di poter ristabilire le comunicazioni entro le 20, ma non è stato così. Risultati negativi anche nel corso della notte: in nessuno dei vari tentativi la sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa ha potuto intercettare alcun segnale del lander.
A Darmstadt i tecnici hanno lavorato senza sosta e stanno continuando ad analizzare i dati registrati dall’altro veicolo della missione, la sonda Tgo (Trace Gas Orbiter), che “funziona perfettamente e ha registrato tutto”, ha detto Ferri.
In queste ore è in corso l’analisi della telemetria, ossia di tutti i parametri relativi alla posizione e alle condizioni del veicolo. “La conclusione dell’analisi è attesa in mattinata”, ha aggiunto il responsabile dell’Esa, precisando che al momento i dati portano a stabilire che “non è stato un problema di comunicazioni”.