Sesso & Volentieri

“Fine del terrificante periodo della cera bollente, torna il cespuglio”. E il magazine inglese dettò le regole della depilazione

L’autrice del pezzo su Tatler, Layla Cambridge, inizia con l’elogio dei tempi in cui sbirciava le copertine di Playboy e Penthouse nascoste nell’armadio dal padre, con tutte le modelle della rivista fotografate con là sotto “splendenti ciuffi incolti”

di Davide Turrini

Il “cespuglio” torna di moda. Ad elevare nuovamente a modello il “basic bikini wax” come tipologia di ceretta all’inguine è la bibbia inglese del fashion upper class, Tatler. Nell’ultimo numero del mensile che ha appena compiuto 115 anni di vita, ecco la risposta alla questione secolare che ha da tempo diviso il fronte femminile: l’inguine va senza peli o mantenuto con una spuntatina qua e là praticamente al naturale? “Se dovessimo seguire tutti i consigli più moderni da centro estetico, spiegano sul magazine inglese, oggi dovremmo avere di fronte soltanto rasature perfette del fondo pancia. Invece, soprattutto per la scelta da parte di molte star e celebrità del cinema e della musica, comunicate talvolta in modo franco e chiaro tramite interviste, il “cespuglio” molto nature “è tornato di moda e soprattutto per rimanere”.

Tatler ha distrutto pezzo per pezzo il mito della ceretta “brasiliana”, la tecnica più famosa che consiste nell’eliminazione di tutti i peli dalle parti intime femminili, eccezion fatta per un rettangolino lasciato sul pube e tenuto in ordine con una spuntatina all’occorrenza. “Una moda proveniente da tempi più schizzinosi e perfettini”, scrivono sulla rivista anche con un certo fastidio, “quando siamo stati ossessionati con la depilazione come unica soluzione perché non avevamo evidentemente problemi più grandi per cui preoccuparci”. L’autrice del pezzo, Layla Cambridge, inizia con l’elogio dei tempi in cui sbirciava le copertine di Playboy e Penthouse nascoste nell’armadio dal padre, con tutte le modelle della rivista fotografate con là sotto “splendenti ciuffi incolti”. “C’era un che di selvaggio, di femminile, di amante della natura, di fiducia in se stessi in quei cespugli – spiega –  erano un segnale moderno di libertà e liberazione per la donna”. Poi ecco il terrificante periodo della cera bollente pronta a colare lungo l’inguine per arrivare alla temutissima “brasiliana”, quando “da ragazze si parlava soltanto di cerette totali che lasciavano una sottile pista d’atterraggio o un paio di baffetti alla Hitler”.

L’autrice non ha però vacillato nemmeno una volta, sulla sua vagina è sempre rimasta una folta massa di peli pubici, curati sì, ma mai rasati del tutto. “Penso che però tutto sia cambiato da quando Cara Delevigne ha mantenuto le sue sopracciglia fitte e aggressive”. Poi sono arrivati gli endorsement di Lady Gaga, Miley Cyrus, Cameron Diaz, Scout Willis e perfino di una perfettina come Gwyneth Paltrow. “Improvvisamente trovo che dove una volta ero da sola ora ho compagne di viaggio. Il “cespuglio” è tornato ancora di moda”.

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