Per quasi tutto il mese sono previste altre due piogge di meteore: le delta Aurigidi, uno sciame di velocissime meteore ma di debole luminosità, e le Tauridi, provenienti dalla regione a Nord della Balena. Poi ci saranno Leonidi e Geminidi
Dopo le Perseidi di agosto c’è un altro appuntamento per vedere le stelle cadenti. Le Orionidi illumineranno questa notte. Queste meteore, originate dai residui lasciati dalla cometa di Halley nei suoi precedenti passaggi vicino al Sole, offrono ogni anno in questo periodo lo stesso spettacolo delle lacrime nella notte di San Lorenzo, anche se quest’anno la loro apparizione potrebbe essere disturbata dalla Luna.
Nonostante in ottobre il numero di ore notturne sia maggiore che nei mesi precedenti, quest’anno la Luna piena è arrivata a metà del mese e, anche dopo il plenilunio, la sua luce disturberà l’osservazione delle Orionidi perché per osservare bene il loro passaggio “è necessario avere un cielo buio”, spiega Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (UAI). Tuttavia, non è detto che non si possa riuscire a vederle anche questa volta. “Bisogna avere fortuna, pazienza, saper aspettare. Insomma ci vuole costanza” e soprattutto “attendere il culmine della notte, quando le costellazioni sono più alte nel cielo e la Terra incontra la parte più consistente del flusso di polveri lasciate dalle comete”. Il picco è previsto tra il 21 e 22 ottobre. Per quasi tutto il mese sono previste altre due piogge di meteore: le delta Aurigidi, uno sciame di velocissime meteore ma di debole luminosità, e le Tauridi, provenienti dalla regione a Nord della Balena. Poi ci saranno Leonidi e Geminidi.