Lo scorso 20 luglio c'era stato l’annuncio della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo): i camici bianchi che sconsigliano le vaccinazioni infrangono il codice deontologico e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare fino alla radiazione. A tre mesi di distanza, l’apertura ufficiale dei primi provvedimenti a carico di due professionisti, a Treviso e Firenze, mentre un terzo caso è sotto esame a Venezia
Lo scorso 20 luglio c’era stato l’annuncio della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo): i camici bianchi che sconsigliano le vaccinazioni infrangono il codice deontologico e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare fino alla radiazione. A tre mesi di distanza, l’apertura ufficiale dei primi provvedimenti a carico di due professionisti, a Treviso e Firenze, mentre un terzo caso è sotto esame a Venezia.
Il segretario generale della Federazione, Luigi Conte, all’Ansa ha spiegato che risultano “l’apertura ufficiale di due procedimenti disciplinari, ma ci vorranno alcuni mesi perché si arrivi alla decisione finale. Si tratta di un medico a Treviso e uno a Firenze, ed un terzo caso è sotto esame da parte dell’Ordine dei medici di Venezia“. Tuttavia, avverte Conte, “altri Ordini italiani potrebbero aver aperto procedimenti di cui non è stata data comunicazione”. I medici in questione, rileva, “hanno sostenuto la posizione, antiscientifica, della pericolosità dei vaccini“.
In particolare, chiarisce Conte, “il medico fiorentino, già noto per le sue posizioni, sostiene l’esistenza di un legame tra vaccini e autismo, mentre il professionista di Treviso, un cardiologo, afferma che le vaccinazioni determinano complicazioni che mettono a rischio i bambini”. Posizioni non supportate da evidenze scientifiche e che rischiano, avvertono gli esperti, di creare nell’opinione pubblica false paure, mentre “il vero pericolo – afferma il segretario Fnomceo – sta proprio nel non vaccinare contro malattie potenzialmente anche letali ma che, con i vaccini, possono essere prevenute”. Il dato positivo, sottolinea, “è che dall’approvazione del nostro documento a luglio, si sta creando un forte movimento di opinione e molti presidenti di Ordini regionali stanno cominciando a procedere”.
La questione è infatti quanto mai seria, dato l’abbassamento del livello delle coperture vaccinali in Italia contro varie malattie, a partire dal morbillo, con il rischio del riemergere di nuove e pericolose ondate epidemiche. Da qui, l’appello di Conte: “Invitiamo a vaccinarsi, poiché i timori messi in giro, soprattutto su Internet, sono solo delle grandi sciocchezze sostenute da personaggi che non hanno alcuna competenza scientifica, bensì altri interessi da tutelare”. Detto ciò, precisa, “non si vuole negare che le vaccinazioni possano portare in alcuni casi a qualche complicanza, ma ciò avviene in un numero estremamente limitato di situazioni rispetto ai casi di complicanze che potrebbero invece portare le malattie prevenibili”. Un dato su tutti: “Complicanze da vaccini si registrano in 1 caso su 1 milione, mentre complicanze serie da morbillo come meningite o polmonite si rilevano in 1 caso su 10mila”.
Il movimento dei medici anti-vaccini nasce ed è trainato soprattutto dalla Rete che sostengono la dannosità delle vaccinazioni o il loro legame con malattie come l’autismo. Un trend che si è affermato negli ultimi 15 anni e che ha finito con l’influenzare a tal punto parte dell’opinione pubblica da portare a un crollo dei livelli di coperture vaccinali. In Italia, ad esempio, per tutte le vaccinazioni le coperture sono sotto il 95% e per il morbillo addirittura sotto l’80%. Ciò vuol dire, avvertono gli esperti, che migliaia di bimbi non sono vaccinati e questo crea un pericolo reale.
Ma quali sono le radici di tale trend? Tra gli iniziatori vi è il gastroenterologo britannico Andrew Wakefield, autore del contestatissimo docu-film Vaxxed la cui proiezione inizialmente prevista in Senato ad ottobre è stata bloccata, ma è stata poi seguita da proiezione pubblica in varie sale italiane nei giorni scorsi. Wakefield, autore di uno studio nel 1998 pubblicato su Lancet e poi ritirato dalla stessa rivista, sostiene l’esistenza di un legame tra il vaccino Mpr (contro morbillo, parotite e rosolia) e l’insorgenza dell’autismo. Ma la vicenda si tinge di giallo: il medico britannico, nel docu-film, basandosi sulle rivelazioni di un componente stesso dei Cdc, lo scienziato William Thompson, afferma infatti che i centri statunitensi per il controllo delle malattie Cdc erano a conoscenza di ciò ma avrebbero nascosto la verità. Sotto accusa, da parte di Wakefield, sono le aziende farmaceutiche, ritenute colpevoli di imporre le vaccinazioni per i propri interessi economici. Una tesi che ha raccolto sostenitori in vari paesi, nonostante medici e scienziati, abbiano sempre ribadito l’infondatezza di tali teorie per totale mancanza di presupposti scientifici.