Migliaia di studenti stamattina hanno sfilato sul lungomare di Reggio Calabria per la marcia nazionale contro la violenza sulle donne organizzata in riva allo Stretto a poche settimane dall’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto del branco che per due anni ha abusato di una bambina di 13 anni. Oltre alle autorità calabresi, sul palco c’erano la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro Maria Elena Boschi e la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi. “Questo territorio non può essere lasciato solo” ha affermato la Boldrini poco prima di salire sul palco dove ha spiegato che qui il problema “è la ‘ndrangheta. La violenza sulle donne non è un fatto privato ma è una violazione dei diritti umani”. Per il ministro Boschi, “non è una battaglia femminile ma è di tutte le donne e di tutti gli uomini”. “Questa è la bella e buona Calabria che dice di no alla violenza sulle donne alimentata dalla ‘ndrangheta” è il commento della Bindi che, infine, chiede al mondo dell’informazione di non parlare di questa vicenda “evocando il nome della Maddalena perché la Maddalena, nella prima parte del Vangelo era una certa cosa” di Lucio Musolino