Circa 70 rifugiati hanno tirato pietre e coperte infuocate contro la struttura nel campo profughi di Moria. Gli operatori sono stati evacuati e il lavoro è stato sospeso. Nessuno è rimasto ferito, ma tre prefabbricati usati come uffici sono stati gravemente danneggiati
Pietre e coperte infuocate contro la struttura che ospita l’ufficio Ue per la gestione delle domande di asilo nel campo profughi di Moria sull’isola di Lesbo. Circa 70 migranti di nazionalità bengalese e pakistana hanno attaccato l’edificio nelle prime ore del mattino in segno di protesta per le condizioni di vita e l’incertezza sulla loro condizione. Secondo quanto dichiarato da un portavoce della polizia, 22 persone sono state arrestate e la situazione al momento è stata riportata alla calma. Nessuno è rimasto ferito, ma tre prefabbricati usati come uffici sono stati gravemente danneggiati.
L’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (Easo) ha confermato online che i suoi operatori sono stati evacuati dal campo e che “le operazioni per oggi sono sospese”. Nelle ultime ore sono arrivati alle isole dell’Egeo orientale 92 rifugiati, il che ha fatto salire il numero di migranti in questi territori a 15.372, mentre i posti disponibili nei centri sono 7.450. A Lesbo i profughi sono 5.943, i posti disponibili 3.500.