I due sono accusati di peculato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo. Uno degli arrestati è il responsabile della gestione Ufficio corpi di reato, l’altro un addetto alla cancelleria civile ma non sono dipendenti del ministero della Giustizia
Rubavano armi e droga custoditi come corpi di reato nel Tribunale di Cremona. E così due dipendenti sono stati arrestati dalla polizia con le accuse di peculato e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo.
Uno degli arrestati è il responsabile della gestione Ufficio corpi di reato, l’altro un addetto alla cancelleria civile.
Dalle indagini è emerso che i due arrestati, in più occasioni, hanno portato via droga sequestrata, armi e munizioni. Sono finiti in carcere il dipendente della cancelleria civile A. V. e F. M. addetto dell’ufficio corpi di reato. Proprio quest’ultimo è stato bloccato dagli investigatori venerdì scorso, 21 ottobre, mentre usciva dal tribunale con quattro chili di droga. Decisive sono risultate le immagini riprese dalle telecamere della videosorveglianza. I due arrestati non sono dipendenti del ministero della Giustizia: F. M. è un ex dipendente della raffineria Tamoil, assunto con contratto a tempo determinato da una ditta esterna convenzionata con il tribunale. L’altro è un dipendente del Comune di Soresina (Cremona) assegnato al tribunale con un contratto a tempo determinato e rinnovato di anno in anno.