Verlan: ottenere parole nuove invertendo le sillabe. È una forma di linguaggio gergale molto diffusa tra i giovani parigini. Parole che si scompongono per farsi nuove e venire utilizzate nello slang. Rkomi non è francese e non è cresciuto in qualche banlieue parigina modello Kassovitz. Eppure appartiene a quella generazione di “scompositori”, di artisti della parola, che giocano con le lettere e ricavano nuovi termini. A partire dal nome, Rkomi, che è l’inversione di Mirko. Rkomi rappresenta uno dei volti nuovi e più interessanti della scena rap italiana. Ha solo 21 anni eppure nei suoi testi, nelle sue canzoni, c’è una sorta di malinconica maturità. Direttamente da Calvairate, periferia di Milano (la tanto amata Zona 4) il giovane rapper si sta facendo notare in tutta Italia. Assieme agli amici Sfera, Tedua, Izi e Ghali è il simbolo di una nuova evoluzione del rap nel nostro Paese.
Difficile inquadrarlo in un canone preciso, perché Rkomi sfugge agli schemi. È eclettico, alterna pezzi con la trap a produzioni più ‘classiche’ conservando un approccio diretto, efficace ed originale. Nel suo ultimo lavoro, Dasein Sollen, un EP di otto tracce, si avverte un salto di qualità, simbolo di una crescita sia artistica che personale. Il video “Areoplanini di carta” nel quale è insieme all’amico Izi ha più di un milione di visualizzazioni su youtube ed è stato al primo posto nella classifica di Spotify. Alla grande ricercatezza stilistica dei testi si aggiungono video dal forte senso estetico (merito del regista Alexander Coppola). Sullo sfondo aleggia sempre Galvairate, il suo rifugio, la sua piccola grande banlieue, perfino quando il set è davvero Parigi.
Non è la copia di nessuno, Rkomi. Originale e capace di creare un immaginario riconoscibile. Meno “personaggio” degli amici Ghali, Sfera, Tedua o Izi, resta da capire la direzione che vorrà prendere il rapper di Calvairate. Sperimenterà qualcosa di nuovo? Proverà a cambiare il suo stile? Rimarrà ancora Mirko? Per il futuro c’è tempo, intanto però godiamoci Dasein Sollen. Il ragazzo che inverte le sillabe sicuramente troverà una soluzione.