I soldati statunitensi saranno dislocati nella base di Vaernes, che dista meno di mille km dal confine con la Russia. E' la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale che Oslo accoglierà sul proprio territorio delle truppe straniere. Questo nuovo invio di truppe si inquadra negli sforzi della Nato di sostegno ai Paesi dell'Alleanza che temono un'eventuale aggressione da parte russa
Soldati statunitensi dispiegati in Norvegia. Un’altra mossa nel delicato scacchiere strategico che vede contrapposti la Russia all’Occidente e che negli ultimi mesi ha visto una escalation di tensione tra le parti. A partire da gennaio 2017 gli Stati Uniti invieranno almeno 330 marines e saranno dislocati nella base di Vaernes che dista circa un migliaio di chilometri dal confine con la Federazione russa. Lo ha reso noto il Ministero della difesa norvegese che ha spiegato come “il nostro governo è interessato all’intensificazione delle esercitazioni e dei programmi d’addestramento con i suoi alleati, prevede inoltre di avviare una più stretta collaborazione con gli Usa per la formazione militare dei soldati norvegesi”, recita un comunicato stampa del Ministero.
Secondo la Reuters, la decisione dell’esecutivo guidato dal premier conservatore Erna Solberg ha suscitato le critiche dell’opposizione socialista presente in parlamento. “La collaborazione di prova tra i due Paesi si basa sulla rotazione dei soldati americani, non si tratterà della dislocazione permanente dei militari statunitensi in territorio norvegese né della creazione di una base americana”, ha aggiunto il ministro della difesa Ine Ireksen Soereide.
E’ la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale che Oslo ha dato l’assenso ad accogliere sul proprio territorio delle truppe straniere. La decisione di schierare i soldati statunitensi in Norvegia, si inquadra negli sforzi della Nato – di cui fa parte anche Oslo – di incrementare “le esercitazioni, l’addestramento e l’interoperabilità in seno all’Alleanza Atlantica”. L’obiettivo è quello di potenziare la propria presenza militare a sostegno dei Paesi più vicini alla Russia e che temono un’eventuale aggressione da parte dell’orso russo. Ad esempio, l’Italia invierà circa 140 soldati in Lettonia. scelta che ha scatenato diverse polemiche.
Per il momento Washington ha sul territorio norvegese solo equipaggiamenti. “La difesa della Norvegia dipende dai rinforzi alleati ed è cruciale per la sicurezza del paese che i nostri alleati vengano qui per capire come operiamo e come operare con le forze norvegesi”, ha aggiunto Ine Ireksen Soereide. Inoltre l’ambasciata russa a Oslo ha espresso nei giorni scorsi “sorpresa” all’idea dell’arrivo di forze americane.