Economia

Legge di Bilancio, dal 2018 per ridurre l’evasione arriva la lotteria degli scontrini

Le bozze della manovra prevedono l'istituzione di una riffa a cui parteciperanno tutti i contribuenti persone fisiche che hanno comprato qualcosa in un negozio collegato telematicamente con l'Agenzia delle Entrate. Obiettivo, ridurre gli acquisti in nero. Sarà un decreto a stabilire che cosa ci sarà in palio

Prende corpo la riffa degli scontrini evocata domenica dal viceministro dell’Economia, Luigi Casero, in un’intervista al Corriere della Sera. Il meccanismo, stando alle bozze della legge di Bilancio ancora in fase di limatura, scatterà nel 2018 e sarà simile a quello in vigore in altri Paesi, dalla Cina al Portogallo. In pratica, per invogliare i cittadini a chiedere lo scontrino o la fattura nascerà una lotteria nazionale a cui parteciperà automaticamente chiunque abbia comprato un bene o un servizio. Ancora da decidere se in palio ci sarà denaro, un’auto di grossa cilindrata come prevede la “Fatura da Sorte” lusitana o altre tipologie di premi: lo stabilirà un decreto del Tesoro da emanare entro novanta giorni dall’entrata in vigore della manovra. Probabile che sarà prevista anche una spesa minima.

Per partecipare all’estrazione è necessario, si legge nella bozza, che il contribuente al momento dell’acquisto comunichi il proprio codice fiscale all’esercente e che questo trasmetta per via telematica all’Agenzia delle entrate i dati della singola cessione o prestazione. Va da sé che il negozio dovrà essere dotato di uno dei nuovi registratori di cassa telematici approvati e verificati dall’ente guidato da Rossella Orlandi. Nel caso di acquisti con fattura, saranno i dati di quest’ultima a dover essere inviati telematicamente alle Entrate. La riffa sarà riservata ai contribuenti persone fisiche, mentre è escluso chi compra qualcosa nell’esercizio di “attività d’impresa, arte o professione“.

Nel testo non c’è invece traccia di un’altra novità ipotizzata da Casero, cioè l’estrazione a sorte di “settori per i quali sarà possibile detrarre dalle tasse le relative spese”, come “quelle per l’idraulico oppure per l’avvocato“, fatte salve quelle – ad esempio per visite e esami medici – di cui è già garantita la detraibilità. Né, per ora, sono previsti incentivi per gli esercenti, anche se il viceministro aveva detto che “se a far vincere la lotteria è un acquisto fatto nel suo negozio, anche il negoziante avrà un premio”.