Cronaca

Migranti, Unhcr: “2016 l’anno nero del Mediterraneo: 3.800 tra morti o dispersi”

Il portavoce dell'agenzia Onu per i rifugiati, William Spindler, ha spiegato che "quest'anno è stata già superata la soglia record di tutto il 2015, quando morirono 3.771 persone". Quest'anno, a seguito dell'accordo tra Ue e Turchia, sono diminuiti i tentativi di attraversamento via mare: 330mila in tutto

Da inizio anno i migranti morti o dispersi nel Mediterraneo sono già 3.800, il dato più alto mai registrato. Il portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr), William Spindler, ha spiegato che “nel 2016 è stata già superata la soglia record, dello scorso anno, quando hanno perso la vita 3.771 persone”. Il numero delle vittime di quest’anno, indicato dall’Unhcr, è stato raggiunto nonostante una significativa diminuzione dei tentativi di attraversare il Mediterraneo: in tutto il 2015 ci provarono 1.015.078 persone, quest’anno meno di 330mila. Il numero dei tentativi è diminuito, precisa l’agenzia Onu per i rifugiati, in seguito all’accordo sul rafforzamento del controllo delle frontiere di marzo scorso tra Unione europea e Turchia.

I nuovi dati si riferiscono a diversi incidenti ed in particolare alle testimonianze raccolte dall’Unhcr delle persone soccorse negli ultimi giorni e fatte sbarcare in Italia, ha spiegato Spindler. “Abbiamo ricevuto resoconti in base ai quali numerose persone sono morte o risultano disperse. Si tratta chiaramente di stime”, ha aggiunto. Nel 2016 ad essere aumentato è il tasso dei decessi: una persona ogni 88 che hanno tentato la traversata ha perso la vita, un dato in netta crescita rispetto a 1 ogni 269 dello scorso anno. Nel Mediterraneo centrale questo dato è addirittura più alto, con una morte ogni 47 arrivi.