Cinema

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel fine settimana del 28 ottobre

LA RAGAZZA SENZA NOME di Luc e Jean-Pierre Dardenne, OUJIA – L’ORIGINE DEL MALE di Mike Flanagan, DOCTOR STRANGE di Scott Derrickson e TROLLS di Mike Mitchell e Walt Dohrn: le recensioni

di Anna Maria Pasetti e Davide Turrini

LA RAGAZZA SENZA NOME di Luc e Jean-Pierre Dardenne. Con Adele Haenel, Jérémie Renier, Olivier Gourmet. Belgio, 2016. Durata 102’. Voto 5/5 (DT)

Un altro film dei Dardenne. Quello più atipico, più narrativamente fuorviante, quello fischiato a Cannes. La giovane Jenny Davin, medico di base con ambulatorio in un quartiere periferico di Liegi, solerte e precisa nelle diagnosi, ma anche pronta ad insegnare al suo aiutante la giusta distanza dal paziente, una sera oltre l’orario di visita non apre volontariamente ad una ragazza di colore che suona alla porta dell’ambulatorio. La donna verrà poi trovata morta qualche ora dopo in un cantiere con la testa fracassata. In quel momento scatta il click nell’attenta dottoressa: sconvolta dalla possibile responsabilità per la fine della ragazza, cerca in ogni modo di capire chi fosse, il suo nome, il suo presente, la sua vita, magari anche il suo assassino. Lo sguardo indagatore sul reale dei Dardenne slitta sulle spalle di un medico, non il classico soggetto marginale come per i precedenti protagonisti dei loro film, affidandogli una missione etica sostitutiva, tentativo di apparente alleggerimento stilistico che si trasforma in fascinosa detection sulla moralità dell’uomo con un’investigazione dal sottotesto, e dalla soluzione, terribilmente politica. I soliti, magistrali, pulitissimi, piani sequenza con una mdp non proprio in semisoggettiva ma in perenne esplorazione e movimento, per una protagonista che scoperchia segreti minimali psicologicamente chabroliani aggiornandoli al dramma migratorio dell’oggi. Ne esce una composizione filmica apparentemente minore, ma dal potentissimo afflato umanitario che lascia senza fiato, fa saltare sulla sedia per i colpi di scena (gli scontri “fisici” che Jenny subisce), e commuove per la brutalità del mondo trattenuta dolorosamente per 1 ora e 40 minuti che poi si scioglie in un magnifico abbraccio. La Haenel, che avevamo già visto bellissima e vigorosa in Les Combattants, è un medico così capace che ci costringerebbe a star sempre male. Film imperdibile.

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