Fa davvero impressione vedere un popolo bue assuefatto da decenni a ingoiare qualsiasi misura imposta da governanti scarsamente attenti al suo benessere e ai suoi diritti, scendere in piazza contro dodici mamme e otto bambini in fuga da realtà tremende di guerra e disperazione. Da non credere. Eppure, succede nell’Italia di questo inizio di Terzo Millennio. Dov’è il popolo generoso e solidale di un tempo? Razzismo, codardia, egoismo, ignoranza possono essere altrettante ragioni di questi atteggiamenti davvero inaccettabili. Questa gente meschina, incapace di battersi contro le ingiustizie perpetrate ai suoi danni ma prontissima a mobilitarsi contro persone in cerca di aiuto e solidarietà umana, ripugna davvero. E’ il prodotto degli ultimi tristi vent’anni o giù di lì di storia italiane, dalle bufale di Berlusconi alle politiche insensate del centrosinistra, fino alla pratica della menzogna sistematica che costituisce il vero tratto caratterizzante dell’attuale governo Renzi.
E’ il prodotto della concorrenza quotidiana per affermarsi gli uni a spese degli altri, dell’istigazione continua a chiudere la porta in faccia a chiunque e a negare ogni minimo legame di specie. Tutti rinchiusi in abitazioni blindate dove penetrano solo i messaggi velenosi e diseducativi della televisione. Di fronte all’impossibilità di arrivare a fine mese e al taglio delle spese sociali, di fronte alla disoccupazione e alla totale mancanza di prospettive dei giovani, tutti risultati delle politiche europee e nazionali dominanti, questa gente sprovveduta e priva di memoria conosce una sola possibilità di sfogo e un solo bersaglio, prendersela con i richiedenti asilo in fuga da situazioni terribili. E’ facile prendersela con questa povera gente costretta ad abbandonare le proprie case per sopravvivere, più facile prendersela con loro che individuare i veri motivi del malessere del nostro Paese. Per questo è una scelta degna di ignoranti e di vigliacchi, come ignoranti e vigliacchi furono, a suo tempo, coloro che sostennero l’affermazione del fascismo e del nazismo.
Quando una parte dell’umanità ne rinnega un’altra rinnega, insieme a questa, anche la propria umanità. Per questo i “rivoltosi” di Goro sono il sintomo di una malattia gravissima, una malattia dell’intelligenza e dell’anima. Una malattia che colpisce oggi soprattutto l’Europa, continente deprivato di prospettive e di futuro. Continente oggi malgovernato da una cricca benpagata di burocrati mediamente molto incompetenti per conto di un’oligarchia di miliardari arroganti ai quali non può fregare di meno del bene comune. L’uguaglianza e il reciproco rispetto sono stati distrutti ancora prima nei rapporti reciproci dei cittadini europei e di quelli italiani in particolare. La spaventosa assenza di umanità di cui danno prova oggi quei cittadini che scendono in piazza contro i richiedenti asilo rappresenta la conseguenza di quella distruzione. Uguaglianza, bene comune, politiche sociali, solidarietà umane sono vuote parole, rinnegate ogni giorno dalle politiche irresponsabili e criminali di chi governa. Quindi meglio pensare a tutelare il proprio spazio e al diavolo tutto il resto. La stessa logica che ha portato alla vittoria della Brexit e che potrebbe portare, anche se ora pare improbabile, a quella di Trump alle presidenziali statunitensi. La logica dell’assenza di alternative ai poteri dominanti e la scelta di rinchiudersi nel proprio branco nell’illusione di tutelare in tal modo la propria identità e il proprio livello di vita. Una logica assurda che la storia si incaricherà ben presto di smentire gettando nella sua pattumiera i leader razzisti alla Le Pen e alla Salvini.
Il problema vero, tuttavia, è costituito da un sistema che alimenta mostri del genere. In questo senso ben può dirsi che i veri mostri sono gli oligarchi celebrati da Scalfari per motivare il proprio Sì al referendum. Questo sistema neoliberista basato sulla sopraffazione e lo sfruttamento genera, insieme a tanti altri fenomeni orribili anche il penoso spettacolo cui hanno dato vita nei giorni scorsi i cittadini di Goro, vergogna dell’Italia. Per fortuna in Italia non c’è solo Goro ma anche grandi metropoli come Napoli, dove invece i rifugiati sono benvenuti. Ma anche tanti centri piccoli e grandi i cui abitanti hanno usato il cuore e il cervello per dire sì alla solidarietà e all’integrazione. Così dovrebbe essere in tutta Italia per costruire insieme un futuro comune. Ma il futuro non interessa né coloro che governano in nome delle oligarchie, né coloro che vorrebbero strumentalizzare la situazione in nome del razzismo. Per recuperare il futuro dovremo quindi sbarazzarci degli uni e degli altri. Sia dei Renzi che dei Salvini, per intenderci chiaramente. Il primo a partire dal No massiccio al referendum del 4 dicembre, il secondo diffondendo ovunque la cultura della solidarietà antirazzista militante, per una nuova umanità.