Bologna, zona universitaria. Gli osti e i baristi di via Petroni hanno promesso che metteranno a disposizione buttafuori e mediatori per combattere venditori abusivi di alcol e spaccio in una delle zone più problematiche della città. Così li hanno ribattezzati osti-sceriffo. Ma i problemi in questa area non lontano dalle due torri, dove gli studenti universitari si radunano per stare in compagnia, sono anche altri. Per i residenti, in particolare proprio quelli di via Petroni, dormire è diventato complicato. Da affrontare infatti non c’è solo il rumore della storica piazza Verdi li vicino, con il suo continuo frastuono (i residenti ci mostrano un concerto improvvisato di tamburi andato avanti sino all’alba). “Fino a 15 anni fa via Petroni non era così rumorosa, poi hanno iniziato ad aprire decine di locali e la vita è diventata impossibile”, ragiona uno di loro. Ma tra gli osti c’è chi non è d’accordo: “Molti dei residenti che protestano, affittano proprio a studenti. Vogliamo dire a questi ragazzi di starsene chiusi in casa e di pagare solo l’affitto? Oppure li mandiamo fuori Bologna?”
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