Dario Farina, il fratello di mio padre, è l’autore delle musiche dei Ricchi e Poveri e di Al Bano e Romina, tutti i grandi successi degli anni Ottanta sono opera sua: da “Sarà perché ti amo” a “Felicità”. Ha vinto due volte il festival di Sanremo con “Ci sarà” e “Se mi innamoro”, e in una edizione (non ricordo quale) oltre a vincere è arrivato anche terzo con “Chiamalo amore” della Cinquetti. Credo proprio che nessun altro compositore italiano possa vantare queste vittorie sanremesi. Mio zio è un grande, un grandissimo. Lui è molto umile, mi dice sempre “nella musica è già stato fatto tutto, con le mie canzoni ho solo cercato di donare spensieratezza“. E ti pare poco caro zio? Non sai quanto bisogno ci sia di spensieratezza! E spensieratezza non significa assenza di pensiero ma leggerezza.
Io ascolto Bruno Maderna, Berio e amo Piero Ciampi, ma quando voglio una dose di leggerezza ascolto le musiche di Dario. Una cosa mi commuove sempre: vedere come i bambini reagiscono alle musiche di mio zio: sono felici, cantano e ballano tutti insieme. E mi dico che chi regala questi momenti all’infanzia non può che essere una persona buona. Infatti mio zio è buono, un pezzo di pane, come tutti i Farina in fondo. Qualche anno fa mi hanno trascinato allo stadio a vedere Milan – Napoli, e con mio stupore ho sentito tutto lo stadio di fede milanista intonare “Sarà perché ti amo!”. E ho amato anche i tifosi, quel tipo di tifo che è allegria panoramica e non violenza brutale.
Al Bano con il paroliere Cristiano Minellono (detto Popi)
Come nasce un successo? Una domanda alla quale cercherò di dare una risposta in poche righe. Un successo come “Felicità” per esempio, sorvolando per un attimo sugli interpreti, è l’unione di tre talenti. Il talento di Freddy Naggiar, discografico di intuito eccezionale, tycoon della compianta Baby Records, il talento del paroliere Popi Minellono, e il talento di mio zio Dario Farina.
Dario di recente mi ha ricordato come sono andate le cose : Freddy stimolò mio zio a insegnare a un giovane compositore come si fa un pezzo di successo, Dario a casa di Popi improvvisò su una pianola un motivetto, ed era il motivetto di “Felicità”, poi quasi se lo scordò e dovette telefonare al ragazzo per ricordarsi quella improvvisazione casuale. Anche la nascita del testo è curiosa. Freddy chiuse a chiave in una stanza il paroliere Popi, grande fumatore, e gli disse: “Non ti faccio uscire fino a quando non hai scritto le parole, voglio un testo da Baci Perugina“.
Immagino Popi passare la notte a fumare chiuso in una stanza, a spremersi il cervello per attaccare delle parole a quella musica! Volete la verità? Per me quelle parole sono un capolavoro di semplicità radiosa, sfido chiunque, anche Bob Dylan, a scrivere un testo alternativo altrettanto efficace sulla base musicale di “Felicità”, non riuscirete mai ad eguagliare la purezza sconvolgente di “felicità è un bicchiere di vino con un panino ” o di” felicità è abbassare la luce per fare pace” o ancora “aspettare l’aurora per farlo ancora“.
A questi tre talenti aggiungete due interpreti perfetti, Al Bano e Romina, e il gioco è fatto.
La risposta soffia nella musica di mio zio Dario Farina, e in una stanza chiusa a chiave. Anche Bob Dylan è un grande, un grandissimo, ma non ha mai fatto danzare l’infanzia.