Il Tribunale del Riesame rigetta la revoca dell'ordinanza di custodia richiesta dai legali del 're' dei paparazzi. All'origine dell'arresto il sequestro di 1,7 milioni di euro ritrovati nel controsoffitto della sua collaboratrice Francesca Parsi
Aveva chiesto la revoca dell’ordinanza di custodia in carcere, ma il tribunale del Riesame di Milano ha deciso che Fabrizio Corona rimarrà a San Vittore. L’ex fotografo dei vip è stato arrestato nelle scorse settimane con l’accusa di intestazione fittizia di beni mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali. All’origine il sequestro di 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto di Francesca Parsi, sua collaboratrice e presunta prestanome: per la procura di Milano si tratta di soldi in nero ottenuti grazie alle sue apparizioni degli ultimi mesi in discoteche e locali notturni.
Il 14 ottobre scorso i legali di Corona avevano chiesto la sua scarcerazione, perché il paparazzo aveva ammesso i “compensi in nero” per le serate nei locali e parlato di due conti in Austria. Quindi per la difesa non sussistevano più le esigenze cautelari. Corona, sia nell’interrogatorio che davanti al Riesame, si è difeso spiegando di non esser un criminale e che su cui soldi, in ‘nero’ delle serate nei locali, sarebbe stato ancora in tempo per pagare le tasse. Ma la richiesta di scarcerazione è stata rigettata.