Dawn of the dead – Zombi (1978) di George Romero
E’ il famoso film sugli zombie nel supermercato. Visione apocalittica del maestro Romero che aveva deliziato il pubblico già dieci anni prima con La notte dei morti viventi inventandosi il sottogenere degli zombie. Qui il racconto di Romero è meno allegorico, ma più denso, doloroso e magniloquente. I due poliziotti e la coppia di giornalisti in fuga dalle città assediate dagli zombie trovano rifugio nel sottotetto di un “mall” delle lontane periferie della costa est, ma il loro isolamento è scoperto da una banda di bikers e a quel punto gli zombie torneranno a camminare lenti e voraci divorando l’umanità. Gli zombie dall’incedere lento e dalla faccia grigio verdeggiante, vestiti nei modi più semplici e disparati della gente comune, sono entrati nell’immaginario collettivo dell’horror. Il film non lascia narrativamente un attimo di tregua, svisceramenti in dettaglio (poi censurati), ma anche una dolente maestria nel riprendere silenzi, sguardi, nell’illustrare l’istinto di sopravvivenza dell’uomo. Un milione e poco più di budget e 60 milioni di incassi nel mondo.