Carrie lo sguardo di Satana (1976) di Brian De Palma
De Palma ha sempre coltivato in ogni suo lavoro un’anima splatter da fare spavento. In Scarface, come ne Gli intoccabili, dopo sparatorie, esecuzioni, assassinii, il sangue scorre sempre a fiumi, diventano parte centrale della sua messa in scena apparentemente non di genere horror. In Carrie, invece, si intravede in nuce la fonte battesimale del suddetto sangue. L’apoteosi per la strana ragazzina del college, con madre strega e problemi comunicativi con i compagni, arriva la sera del ballo dove giudici e amiche la illudono di vincere il primo premio ma in realtà la piazzano al centro del palco e le fanno colare addosso dall’alto, sulla testa e sul corpo, una secchiata di sangue. Dopo tanto subire Carrie si vendicherà di tutti in maniera brutale grazie ai suoi poteri paranormali. L’immersione materica nel sangue depalmiano è qualcosa di estremamente perturbante. Con la sequenza iniziale girata negli spogliatoi delle ragazze dove Carrie è vittima dell’ennesimo sopruso per via delle sue, ca va sans dire, mestruazioni.