Un morto che torna dall’oltretomba per dire la sua sul referendum. Non è la trama raffazzonata partorita dalla mente del nuovo sceneggiatore de Les Revenants. Semmai, è qualcosa di più vicino a uno scherzo in stile Amici Miei. Succede che su una pagina web (vagamente somigliante a quella di SkyTG24) compare la foto di un signore paffuto: maglietta arancione con su scritto “Basta un sì”, cappello in tartan, occhiali, barba. L’immagine è accompagnata da un titolo: “Umberto Eco: “Chi voterà NO è un imbecille e i grillini sono una legione d’imbecilli”.
Ora, la somiglianza con lo scrittore c’è. E’ un po’ forzata, ma c’è. Peccato che Eco sia morto il 19 febbraio 2016. Nel lungo post vengono elencate sei ‘buone ragioni’ per le quali votare no al prossimo referendum costituzionale è, appunto, da imbecilli. Si va dal “perché chi vota no, nella maggioranza dei casi, non sta votando contro una riforma costituzionale, ma contro Renzi”, al “perché si fa intenzionalmente melina, confondendo la riforma costituzionale con la legge elettorale”. Ora, al di là delle motivazioni fornite dall’autore del post sul “no” al referendum, quello che colpisce sono i commenti. Perché, evidentemente, a qualcuno deve essere sfuggita la dipartita di Umberto Eco: “Non comprerò mai più un tuo libro…pancione venduto…opinionista lecchino di regime col cervello ormai ingolfato dal grasso”, si legge. E ancora: “Ha parlato u saputel. ma va fancul ignorante e venduto!”, “Caro Umberto, la tua opinione ha la sua dignità, la mia, per costituzione, per giustizia, per “educazione”, ha anch’essa dignità pari “alla tua”. Ma chi è l’autore del post-bufala? Si tratta di Ermes Maiolica, già noto in rete proprio per le bufale inventate ad hoc e capaci di diventare virali.