La notizia arriva da un report del Centers for Disease Control and Prevention (CDC): gli Stati Uniti hanno toccato, nel 2015, un livello record nell’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale. “Siamo molto allarmati per il numero di casi registrati, mai visto prima nella storia degli Stati Uniti” ha commentato Gail Bolan, direttore della divisione di prevenzione. Il CDC attribuisce parte della responsabilità ai tagli di budget cui è stato sottoposto il 52% dei programmi di prevenzione statali e locali, culminati con la chiusura di 21 cliniche dedicate in soli 12 mesi.
Negli stessi 12 mesi del 2015 si sono registrati un milione e mezzo di casi di clamidia (in aumento del 6% rispetto all’anno precedente), 400 mila casi di gonorrea (saliti di quasi il 13%) e 24mila di sifilide (cresciuti del 19%). A livello globale, come riporta la World Health Organization (WHO), clamidia, gonorrea e sifilide toccano 131 milioni, 78 milioni e 5,6 milioni di persone rispettivamente.
Si tratta delle tre malattie veneree più comuni al mondo, tutte di origine batterica. La clamidia, che colpisce uomini e donne, ha conseguenze particolarmente gravi per le seconde: se non curata, riduce la possibilità di avere figli fino ad annullarla. La gonorrea causa infertilità e dolori addominali cronici, fino a portare alla morte qualora l’infezione raggiunga il sangue o le articolazioni. La sifilide, che si divide in quattro stadi di gravità crescente, inizia col causare eruzioni cutanee e piaghe e finisce col danneggiare cuore, nervi e cervello se non trattata tempestivamente.
Il trattamento, fortunatamente, esiste: tutte e tre le infezioni sono curabili tramite antibiotico. Il problema è che i rispettivi batteri hanno sviluppato una resistenza ai farmaci che li rende sempre più difficili da debellare: come anticipato dal CDC, la gonorrea è la prima destinata a diventare immune ai due antibiotici attualmente in grado di fronteggiarla. Fa eco la WHO, confermando che anche clamidia e sifilide rischiano di diventare incurabili nel breve. “La nazione sta attraversando un periodo cruciale: vi sono 20 milioni di nuovi casi ogni anno” scrive in un comunicato Jonathan Mermin, a capo della prevenzione di Hiv, Epatite e Tbc, che aggiunge: “È necessario attivare, ricostruire ed espandere i servizi di prevenzione o il peso sociale ed economico di questo fenomeno diventerà insostenibile”.
Un peso che grava soprattutto sui giovani: nel 2015, il 67% dei casi di clamidia e oltre il 50% delle diagnosi di gonorrea hanno riguardato ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni. E se nell’82% dei casi la sifilide ha colpito uomini omosessuali o bisessuali, non è mancata la diffusione tra il genere femminile. Un aumento del 27% rispetto al 2014, allarmante soprattutto in caso di gravidanza: l’infezione può facilmente essere trasmessa al feto, che rischia di nascere già morto o riportare problemi di crescita e sviluppo degli organi.
Secondo Mermin, l’unica risposta possibile al fenomeno è rendere controlli e cure accessibili a tutti i cittadini. Un investimento oneroso, il cui ritorno si misura, però, in termini di salute, qualità della vita, riduzione delle disparità e, non ultimo, un risparmio di oltre 16 miliardi di dollari l’anno.
di Federica Colli Vignarelli
Scienza
Malattie a trasmissione sessuale, è allarme negli Usa: “Mai visto nulla del genere. Colpa dei tagli al budget”
Il Cdc attribuisce parte della responsabilità ai tagli di budget cui è stato sottoposto il 52% dei programmi di prevenzione statali e locali, culminati con la chiusura di 21 cliniche dedicate in soli 12 mesi. Contemporaneamente si sono registrati un milione e mezzo di casi di clamidia (in aumento del 6% rispetto all’anno precedente), 400 mila casi di gonorrea (saliti di quasi il 13%) e 24mila di sifilide (cresciuti del 19%)
La notizia arriva da un report del Centers for Disease Control and Prevention (CDC): gli Stati Uniti hanno toccato, nel 2015, un livello record nell’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale. “Siamo molto allarmati per il numero di casi registrati, mai visto prima nella storia degli Stati Uniti” ha commentato Gail Bolan, direttore della divisione di prevenzione. Il CDC attribuisce parte della responsabilità ai tagli di budget cui è stato sottoposto il 52% dei programmi di prevenzione statali e locali, culminati con la chiusura di 21 cliniche dedicate in soli 12 mesi.
Negli stessi 12 mesi del 2015 si sono registrati un milione e mezzo di casi di clamidia (in aumento del 6% rispetto all’anno precedente), 400 mila casi di gonorrea (saliti di quasi il 13%) e 24mila di sifilide (cresciuti del 19%). A livello globale, come riporta la World Health Organization (WHO), clamidia, gonorrea e sifilide toccano 131 milioni, 78 milioni e 5,6 milioni di persone rispettivamente.
Si tratta delle tre malattie veneree più comuni al mondo, tutte di origine batterica. La clamidia, che colpisce uomini e donne, ha conseguenze particolarmente gravi per le seconde: se non curata, riduce la possibilità di avere figli fino ad annullarla. La gonorrea causa infertilità e dolori addominali cronici, fino a portare alla morte qualora l’infezione raggiunga il sangue o le articolazioni. La sifilide, che si divide in quattro stadi di gravità crescente, inizia col causare eruzioni cutanee e piaghe e finisce col danneggiare cuore, nervi e cervello se non trattata tempestivamente.
Il trattamento, fortunatamente, esiste: tutte e tre le infezioni sono curabili tramite antibiotico. Il problema è che i rispettivi batteri hanno sviluppato una resistenza ai farmaci che li rende sempre più difficili da debellare: come anticipato dal CDC, la gonorrea è la prima destinata a diventare immune ai due antibiotici attualmente in grado di fronteggiarla. Fa eco la WHO, confermando che anche clamidia e sifilide rischiano di diventare incurabili nel breve. “La nazione sta attraversando un periodo cruciale: vi sono 20 milioni di nuovi casi ogni anno” scrive in un comunicato Jonathan Mermin, a capo della prevenzione di Hiv, Epatite e Tbc, che aggiunge: “È necessario attivare, ricostruire ed espandere i servizi di prevenzione o il peso sociale ed economico di questo fenomeno diventerà insostenibile”.
Un peso che grava soprattutto sui giovani: nel 2015, il 67% dei casi di clamidia e oltre il 50% delle diagnosi di gonorrea hanno riguardato ragazzi di età compresa tra i 15 e i 24 anni. E se nell’82% dei casi la sifilide ha colpito uomini omosessuali o bisessuali, non è mancata la diffusione tra il genere femminile. Un aumento del 27% rispetto al 2014, allarmante soprattutto in caso di gravidanza: l’infezione può facilmente essere trasmessa al feto, che rischia di nascere già morto o riportare problemi di crescita e sviluppo degli organi.
Secondo Mermin, l’unica risposta possibile al fenomeno è rendere controlli e cure accessibili a tutti i cittadini. Un investimento oneroso, il cui ritorno si misura, però, in termini di salute, qualità della vita, riduzione delle disparità e, non ultimo, un risparmio di oltre 16 miliardi di dollari l’anno.
di Federica Colli Vignarelli
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.