Le frasi del commissario europeo per l'Agenda digitale sono state pronunciate settimana scorsa e riportate da Le Soir. "Vorrei scusarmi per ogni osservazione che non è stata rispettosa", tuttavia - scrive il quotidiano belga - il politico tedesco afferma di essere stato "franco e aperto" in un discorso "non scritto ma fatto a braccio" e sostiene che "il messaggio" intendeva essere "un campanello d'allarme per il suo pubblico tedesco"
Il commissario europeo per l’Agenda digitale, Guenther Oettinger, si è scusato per le dichiarazioni fatte il 26 ottobre ad Amburgo durante un discorso – riportato ieri dal quotidiano belga Le Soir – davanti ad una confederazione di imprenditori pieno di gaffe di tenore razzista e omofobo, in particolare nei confronti della Vallonia sulla vicenda del voto anti-Ceta e sui cinesi. “Vallonia microregione guidata da comunisti che blocca l’Europa” e “cinesi dagli occhi a mandorla, con i capelli pettinati da sinistra verso destra con il lucido da scarpe” riferito ad una delegazione di Pechino in visita a Bruxelles. Queste sono alcune delle offese pronunciate dal 63enne tedesco, avvocato tributarista e già responsabile dell’Energia nella Commissione presieduta da Barroso.
“Ho avuto tempo di riflettere sul mio discorso ed ora riesco a vedere che le parole usate hanno creato malumori e possono aver ferito persone. Non era mia intenzione e vorrei scusarmi per ogni osservazione che non è stata rispettosa come avrebbe dovuto essere” è scritto in una lunga dichiarazione diffusa dalla Commissione europea. L’ex governatore del Baden-Württemberg, tuttavia, afferma – scrive Le Soir – di essere stato “franco e aperto” in un discorso “non scritto ma fatto a braccio” e sostiene che “il messaggio” intendeva essere “un campanello d’allarme per il suo pubblico tedesco” affermando che se la politica di Berlino si concentra “su ridurre l’età pensionabile e l’aumento delle pensioni non ci si può sorprendere se perdiamo la battaglia della competitività”.
Oettinger ha parlato ieri con il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, ed avrà un nuovo colloquio anche domani. Inoltre ha “espresso il suo dispiacere per come le osservazioni sulle persone gay possono essere state percepite”. Lo precisa il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, puntualizzando che Oettinger si è scusato durante una conferenza tenuta questa mattina a Bucarest e che successivamente, rispondendo ad una domanda, il Commissario ha affermato: “Sono un liberale da decenni. Per me la decisione su come creare una famiglia è privata e basata sul diritto alla privacy di ogni persona. Per questo non posso fare commenti su questo tipo di decisioni, ma ho sempre sostenuto le partnership gay, legalmente e tramite legislazione”.
Per quanto riguarda le osservazioni sulla Vallonia, Oettinger afferma di aver parlato della questione del Ceta (accordo commerciale tra Ue e Canada) perché è un esempio che “mostra come la credibilità dell’Unione europea come partner credibile nel commercio internazionale può essere facilmente perduta se non facciamo più attenzione”. E si dice “dispiaciuto” perché “alcune osservazioni sulla Vallonia sono state mal riportate”. Le Soir ha riferito che il passaggio in cui definiva la Vallonia come “una microregione guidata da comunisti che blocca l’Europa” è stato filmato dal rappresentante della Vallonia stessa che ha poi lasciato la riunione per protesta assieme al console onorario belga. Il Commissario tedesco, che ha appena ottenuto l’interim anche il delicato incarico di commissario del Bilancio lasciato dalla dimissionaria Georgieva, oggi afferma che la Vallonia è “una regione importante” e – rimarcando di provenire da uno stato federale – sostiene di “prendere molto seriamente i punti di vista delle regioni”.
Infine Oettinger professa “grande rispetto per le dinamiche dell’economia cinese” e puntualizza che, essendo la Cina “un duro concorrente” l’Unione europea “ha bisogno di pari opportunità”, nel senso che “quando le aziende cinesi possono acquisire aziende europee, anche quelle europee devono poter comprare quelle cinesi”. “E’ importante che l’accesso sia da entrambe le parti ed in questo – conclude – vedo spazio miglioramenti”.