Lorenzo Pellegatti, eletto con la lista civica Impegno Comune, replica: "La giunta ha preso questa decisione, ma non impediamo a nessuno di unirsi civilmente in forma privata". I senatori Pd: "Segue l'esempio di quei sindaci leghisti che pretendono di disapplicare una legge dello Stato"
Il sindaco di San Giovanni in Persiceto “sta violando le norme sequestrando un diritto garantito dalla legge impedendo le unioni civili nel suo Comune”. Monica Cirinnà e Sergio Lo Giudice, senatori Pd, intervengono così dopo la denuncia del consigliere Francesco Furlani che ha presentato una interpellanza a Lorenzo Pellegatti, primo cittadino della città dell’area metropolitana di Bologna: “Sono già pervenute un paio di richieste nel nostro comune di cui una addirittura a metà settembre, alla quale non è mai stata data risposta” denuncia al Resto del Carlino il consigliere comunale.
Il sindaco, eletto con la lista civica Impegno Comune, replica alle accuse: “La giunta ha preso la decisione di non officiare le unioni civili di coppie dello stesso sesso. Mi preme precisare che non impediamo a nessuno di unirsi civilmente – ha detto al Resto del Carlino – e mi risulta che già due donne stiano organizzando le celebrazioni in forma privata”. Diversamente la pensano Cirinnà e Lo Giudice: “Permettere ad una coppia dello stesso sesso di avere accesso a quanto previsto dalla legge 76 del 2016 non è un optional, ma un preciso dovere a cui il primo cittadino non può sottrarsi”. I due senatori democratici insinuano dubbi sul colore politico di Pellegatti: “Se vuole dismettere la maschera ‘civica’ con cui si è fatto eleggere e seguire l’esempio di quei sindaci leghisti che pretendono di disapplicare una legge dello Stato ne risponderà nelle sedi deputate”.