Il sacerdote è sospeso a cinque giorni dal suo discorso in diretta in cui ha parlato di sisma come punizione divina per le unioni civili. E all'indomani della "scomunica" della Santa Sede. L'emittente si scusa se "tali espressioni possono aver offeso sensibilità". E assicura trasmissioni di preghiere per i terremotati
“Padre Giovanni Cavalcoli è sospeso con effetto immediato dalla sua trasmissione mensile”. Questo si legge nella nota diffusa da Radio Maria – l’emittente diretta da don Livio Fanzaga – che ritiene “inaccettabile la posizione del sacerdote riguardante il terremoto”. Aggiungendo che “non è in linea con l’annuncio della misericordia che è l’essenza del cristianesimo e dell’azione pastorale di papa Francesco“. L’annuncio arriva dopo giorni di polemiche e soltanto dopo che il Vaticano è intervenuto, venerdì, definendo “offensivo e scandaloso” l’intervento sulla radio cattolica.
Il 30 ottobre scorso, durante la sua trasmissione, padre Cavalcoli aveva parlato del terremoto evocando il ‘castigo divino per le unioni civili’. Posizione fra l’altro ribadita nei giorni successivi dal sacerdote (“in Vaticano studino il catechismo”), anche dopo le numerose polemiche che si sono levate dalla Santa Sede, da parte dei vescovi dei paesi colpiti dal forte sisma e dal mondo laico.
“È un giudizio di un paganesimo senza limiti” ha dichiarato monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei.”Ma per fortuna l’emittente ha preso le distanze” ha aggiunto Galatino. Radio Maria ha inviato le scusa ufficiali “ai fratelli terremotati, nel caso in cui tali espressioni hanno offeso la sensibilità di qualcuno”, esprimendo la piena “solidarietà e vicinanza nella preghiera”. “E, conclude l’emittente radiofonica, assicuriamo, come già in passato, i collegamenti di preghiera con le zone terremotate”.