2014 -Il futuro è solo l’inizio
E’ la prima alla quale Renzi partecipa da segretario-presidente. La organizza il nuovo ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, che ha già fatto approvare per metà l’Italicum e ha ottenuto il primo ok alla riforma costituzionale al Senato. Conducono 4 deputati: Edoardo Fanucci, Silvia Fregolent, Luigi Famiglietti e Lorenza Bonaccorsi. Ma quelli sono giorni anche difficili, perché stare al governo vuol dire anche prenderle. L’articolo 18 è sotto i ferri (“la madre di tutte le battaglie”, la chiama), la Cgil chiama lo sciopero generale, manifesta a Roma. Renzi ricorda Monti: “Il posto fisso non c’è più”. “Il precariato non si combatte organizzando manifestazioni o convegni”.

Difficile fare il rottamatore quando hai rottamato già quasi tutto. E allora c’è da gonfiare il petto per il trionfo delle Europee: la nuova guardia renziana “non restituirà un partito del 40% ai reduci che l’hanno lasciato al 25”. Si parla molto di lavoro, si critica molto il sindacato. Si punta il dito su quelli che un giorno diventeranno gufi, professoroni e tecnocrati. “Sarà bello capire se è più di sinistra restare aggrappati alla nostalgia o provare a cambiare il futuro”. L’unico da salvare è Giorgio Napolitano.

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Leopolda 2016, Renzi e la convention extra Pd: com’è cambiato il posto in cui il futuro non diventa mai presente

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