La prima edizione del Grande Fratello Vip è stata vinta da Alessia Macari. Il reality di Canale5, dunque, si è concluso con un ossimoro, visto che la Ciociara di Avanti un altro non è certo il personaggio più noto tra quelli che hanno occupato la casa di Cinecittà negli ultimi due mesi. Non è un caso, tuttavia, che a vincere la versione “celebrity” del padre di tutti i reality sia stato il concorrente forse meno celebre: è una tendenza ormai consolidata, che già avevamo avuto modo di riscontrare all‘Isola dei Famosi, vinta dal pugile Giacobbe Fragomeni, e che adesso ha solo una conferma in più. Il pubblico dei reality è sadico, è cattivo, non ama i vip veri e alla fine fa vincere i semisconosciuti. Chiamatela invidia sociale, chiamatela voglia di “normalità”, ma è un dato di fatto incontrovertibile che fa riflettere sul target di riferimento di certi programmi. All’Isola a farne le spese era stata Simona Ventura, al Grande Fratello Vip Valeria Marini, che si è dovuta accontentare del terzo posto, lasciando lo scontro finale alla Macari e al giovane attore Gabriele Rossi.
Il paradosso, poi, è che questi reality vivono grazie ai pochi vip veri che partecipano, grazie ai quali c’è un minimo di pepe, di contenuto, di intreccio, salvo poi scaricarli in dirittura d’arrivo. Ad avvantaggiarsene, stavolta, è stata la “Cioci”, simpatica e pittoresca ragazza italo-irlandese, che deve gran parte del suo successo alla parlata anglo-ciociara più che a una effettiva incisività del personaggio. In finalissima, dicevamo, ha battuto Gabriele Rossi, un bello che non balla, ma quantomeno educato e civile, a differenza di molti altri “vip” che sono stati ospiti della casa in questo Grande Fratello.
La prima a uscire nel corso della finale di ieri sera, dopo un inizio oggettivamente simpatico con la sigla ballata da Ilary Blasi, Alfonso Signorini e da tutti i concorrenti già eliminati, era stata Laura Freddi. L’ex ragazza di Non è la Rai, poi velina e conduttrice di Buona Domenica, è stata assai criticata sui social per una certa volatile trasparenza e mancanza di personalità, ma anche nella casa di Cinecittà ha dimostrato di essere una persona perbene. Persino troppo, per un ambiente come quello della spettacolo, e forse è per questo che da troppo tempo non riesce più ad avere uno spazio televisivo.
In un meccanismo molto simile alla finale di Amici, il sopravvissuto Gabriele Rossi ha poi dovuto scegliere chi sfidare nello step successivo, e la scelta è caduta su Stefano Bettarini. Sulla presenza dell’ex calciatore si è già detto e scritto tanto, troppo, con le confessioni notturne a Clemente Russo che avevano creato non poche polemiche e proteste sui social network. Dopo quello scivolone, però, gli autori del Grande Fratello hanno decisamente puntato su Bettarini, tentando in ogni modo di “redimerlo” e spingerlo verso la finale e, perché no, la vittoria. Operazione riuscita solo in parte, visto che il riscatto dell’ex signor Ventura si è fermato proprio di fronte al garbo di Gabriele Rossi.
L’attore ha poi sfidato Valeria Marini, unico vero personaggio della casa, portatrice sana di divismo (spesso ingiustificato) e protagonista di alcuni tra i momenti più divertenti dell’intera edizione. Lo scontro tra lo scialbo Rossi e la vulcanica Marini ha dimostrato il teorema di cui sopra: passa lo scialbo, torna a casa la “diva”. Intanto, in finalissima, stava già aspettando Alessia Macari, peraltro qualificata alla finale di ieri sera da settimane, e dunque comodamente adagiata sugli allori e praticamente avulsa dai meccanismi del gioco da sin troppe puntate. In molti puntavano su di lei, proprio perché innocua e priva di una personalità tale da disturbare il suscettibile pubblico televisivo. Vittoria annunciata, vittoria arrivata.
La finale del Grande Fratello Vip ha ottenuto più di 5milioni di spettatori, per uno share del 26,36%. Un dato che di questi tempi non è per niente da buttare e che contribuisce a rivitalizzare un po’ un format che nella versione “Nip” era morto da tempo e non aveva più molto da dire. Ma questo Grande Fratello Vip ha tuttavia mostrato tutti i limiti di un programma che ormai ha fatto il suo tempo, scavalcato, almeno a livello di narrazione televisiva, dai tantissimi reality e docureality che sono sbarcati in televisione negli ultimi 16 anni.
A livello di contenuti, poi, inutile negare che la quantità di trash è stata massiccia: prima Clemente Russo e le sue uscite infelici su gay e donne, poi le sceneggiate di Pamela Prati, le liti in diretta tra le Mosetti e Giulia De Lellis (fidanzata di Andrea Damante), i siparietti di Valeria Marini, la teatralità tutta spagnola di Bosco Cobos, gli scatti d’ira di Elenoire Casalegno (che aveva la vittoria in tasca e ha sprecato tutto con un’ultima settimana folle), le cadute di stile di Stefano Bettarini (che probabilmente dovrà affrontare qualche spesa legale, adesso che è finita l’avventura al GF). Da salvare, l’esordio su Canale5 di Ilary Blasi, che quantomeno ha messo un po’ di romanesca spontaneità nella conduzione, dopo tanti, troppo anni di piattume. Ma la fine del Grande Fratello Vip è una buona notizia, soprattutto per chi era costretto a guardarlo per lavoro e ha dovuto sopportare alcune vette altissime di trash della peggiore specie. Va detto onestamente, però, che il programma è andato meglio di quanto pensassimo alla vigilia. Sono lontani, beninteso, i numeri stellari delle prime edizioni, ma l’Auditel ha dato ragione a Canale5 e questo è un dato di fatto incontestabile, che va accettato e analizzato. Fossimo i dirigenti di Mediaset e dovessimo decidere come procedere con il format del Grande Fratello, non avremmo dubbi: se proprio si deve fare, almeno si continui con la versione Vip, che quantomeno ha leggermente rinvigorito una trasmissione che non aveva (e non ha, in realtà) più senso. Certo, si potrebbero anche tentare strade nuove e leggermente più innovative. Ma dalle parti di Cologno, si sa, di rischi se ne corrono pochi.