New Sports eXperience: in tempi di acronimi, Honda ha deciso di conferire questo significato al nome della sua sportiva per eccellenza, la NSX. Una supercar che, a tutti gli effetti, si può considerare la Ferrari “made in Japan”. La prima edizione del modello risale all’inizio degli anni ’90 e nel 2000 aveva un prezzo di 200 milioni di lire, poco meno di modelli come la 360 Modena o la Porsche 911 Turbo.

Ambizioni importanti quindi, giustificate dallo spirito stesso del mezzo, nato per configurarsi come la massima espressione dell’ingegneria nipponica su quattro ruote. Non a caso già all’epoca la NSX poteva contare su telaio, sospensioni e corpo vettura interamente in alluminio, il propulsore VTEC (brevetto Honda) da 8000 rpm con bielle in titanio e pistoni forgiati o avanguardie come il servosterzo elettrico. Senza contare che allo sviluppo dell’auto prese parte, respiro profondo, il mitico e compianto Ayrton Senna.

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