Pioli è il nuovo allenatore dell’Inter. Il casting della società nerazzurra, in stile X-Factor, per scegliere l’erede dell’esonerato Frank De Boer e di Stefano Vecchi, è stato vinto dall’ex laziale. Il comunicato che sancisce l’ufficialità è arrivato. “F.C. Internazionale annuncia di aver trovato un accordo con l’allenatore Stefano Pioli. Il tecnico emiliano si legherà ai colori nerazzurri fino al 30 giugno 2018 e sarà accompagnato a Milano da alcuni nuovi collaboratori che entreranno a far parte dello staff della prima squadra: Giacomo Murelli (allenatore in seconda), Davide Lucarelli (collaboratore tecnico), Matteo Osti (preparatore atletico) e Francesco Perondi (preparatore atletico)”, spiega il club nerazzurro in una nota. La presentazione alla stampa si terrà nella giornata di giovedì 10 novembre nella sala conferenze del centro sportivo Angelo Moratti. L’allenatore 51enne allievo di Claudio Ranieri ha il compito di riportare la tranquillità ad Appiano Gentile. All’estremismo tattico di De Boer, subentrerà un pragmatismo più adatto al calcio italiano.
Prima di firmare con la società del gruppo cinese Suning, Pioli ha risolto il contratto con la sua ex squadra. Lo scrive il club biancoceleste in una nota sul proprio sito ufficiale. “La S.S. Lazio comunica che è stato risolto il contratto di lavoro del Sig. Stefano Pioli e del suo staff – si legge nel comunicato – La S.S. Lazio ringrazia Pioli ed i suoi collaboratori per il lavoro svolto ed augura loro le migliori fortune”. Il risultato positivo nei derby è un “tallone di Achille” del tecnico emiliano, visto che ha ottenuto da allenatore laziale solo un pareggio e tre sconfitte contro la Roma. E la prossima gara dell’Inter in campionato sarà la sfida del 20 novembre proprio contro il Milan. Intanto, l’Inter ha ufficialmente sostituito anche l’ex a.d. Michael Bolingbroke nel Consiglio di Amministrazione: il suo posto è stato preso da Zhenyu Gong, vice presidente di Suning International Business.
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— F.C. Internazionale (@Inter) 8 novembre 2016
Nato a Parma il 20 ottobre 1965 Pioli, dopo le prime esperienze sulle panchine di Salernitana (2003/04) e Modena (2004/05 e 2005/06), fa il suo esordio in Serie A nella stagione 2006/07 proprio nella città che gli ha dato i natali. La sua carriera prosegue brillantemente in Serie B, dove ottiene ottimi risultati con Grosseto (2007/08), Piacenza (2008/09) e Sassuolo (2009/10) prima di tornare nella massima serie per guidare il Chievo Verona (2010/11). Dopo una breve parentesi a Palermo, Pioli torna sulla panchina del Bologna a dodici anni di distanza da allenatore nelle giovanili rossoblu. L’ottimo rendimento nelle tre stagioni alla guida dei felsinei permette al tecnico di approdare alla Lazio. Qui ottiene i suoi risultati migliori centrando il terzo posto in campionato (con conseguente accesso ai preliminari di Champions League) e la finale di Coppa Italia, persa ai supplementari contro la Juventus. L’anno successivo non riesce però a ripetere gli stessi risultati. Ad aprile, dopo la sconfitta per 4-1 nel derby con la Roma, viene esonerato. A distanza di sette mesi, ecco la grande occasione: riportare in alto l’Inter.