“Fuori-fuori è una stupidaggine, fatta nello stesso momento in cui tanta gente andava fuori davvero, per esempio a Monfalcone“. L’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani, intervenuto a Siracusa a un incontro organizzato dalla sinistra riformista per ribadire il ‘No’ al referendum costituzionale, respinge gli attacchi dei renziani durante la Leopolda. “Se il segretario dice fuori-fuori siamo davanti a un curioso problema. La cosa che mi dispiace non è tanto la tifoseria di questi ‘leopoldini’ del fuori-fuori, – spiega Bersani a ilfattoquotidiano.it – è il silenzio degli altri, non ho trovato nessuno, a cominciare da Renzi, che dicesse qualcosa di molto forte, preciso, a proposito dei coretti di questo genere”. Al termine dell’incontro, ad attenderlo fuori decine di sostenitori che tra un selfie e un coro da stadio, “un segretario, c’è solo un segretario”, hanno dimostrato sostegno e attaccamento al loro leader. Bersani ha negato la possibile scissione e la nascita di un nuovo partito di sinistra, ribadendo che il PD è la sua casa. “Io ci credo, ho creduto nell’Ulivo, gli ho dato un pezzo della mia vita, – conclude l’ex segretario – sono nel PD perché ci credo ancora, deve recuperare la sua matrice ulivista. Se non credessi nel PD quale altre soluzioni ci sarebbero in giro?”