Gli americani scelgono in queste ore il futuro presidente. “Farò il mio meglio se avrò la fortuna di vincere. Così tanta gente dimostra come oggi il voto sia importante per il futuro del Paese”, ha detto Hillary Clinton giunta attorno alle 14 ora italiana insieme al marito Bill al seggio di Chappaqua, la località a nord di New York, dove ha la residenza, per votare. Ad accogliere l’ex coppia presidenziale fuori dal seggio una folla di sostenitori della candidata democratica. Quest’ultima è apparsa serena ma stanca dopo una lunghissima e durissima campagna elettorale: “Ci sono molte persone coinvolte – ha aggiunto l’ex segretario di Stato in testa ai sondaggi dopo che l’Fbi ha fatto sapere che non sarà incriminata nella nuova indagine sulle mail – e c’è una grande responsabilità in gioco”.
Donald Trump ha votato al seggio di Manhattan, accompagnato dalla moglie Melania. “Vedremo quello che succede”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se accetterà l’esito del voto nel caso di una vittoria di Hillary. Ma la strada pare in salita. Infatti, il miliardario ha presentato un’azione legale in Nevada denunciando anomalie durante il voto anticipato nell’area di Las Vegas. Secondo le carte, il candidato alla Casa Bianca chiede informazioni su quattro seggi che sarebbero stati aperti oltre l’orario di chiusura, con alcuni voti che sarebbero stati registrati a tempo scaduto. In precedenza aveva fatto sentire la propria voce con un’intervista a Fox News: “Ho deciso di votare per Trump – ha scherzato il candidato repubblicano – stiamo facendo molto bene in North Carolina, Florida e New Hampshire“, alcuni degli Stati in bilico che decideranno l’esito del voto. Il miliardario è tornato poi ad attaccare i sondaggi favorevoli all’ex first lady diffusi nelle ultime ore: sono “sbagliati di proposito – ha detto – ritengo che in molti non avvengano neanche interviste”.
[brightcove]5201581233001[/brightcove]
Anche i due candidati vicepresidenti si sono recati alle urne nei rispettivi Stati. Il democratico Tim Kaine ha votato in Virginia: il numero due hi Hillary Clinton si è recato al seggio di Richmond insieme alla moglie Anne Holton prima delle sei del mattino ora locale, perché voleva essere il primo a votare nella sua circoscrizione, ma a precederlo c’era già una signora di 99 anni. “Pare che devo abituarmi a essere il numero due”, ha scritto Kaine in riferimento a questo sul suo account Twitter, insieme a una foto in cui compare proprio insieme alla donna. Anche il repubblicano Mike Pence ha votato: nel suo Stato, in Indiana, dopo una passeggiata mattutina in bicicletta insieme alla moglie Karen.
Obama rispetta la tradizione: gioca a basket – Barack Obama ha rispettato la tradizione: il presidente ha dedicato le prime ore della giornata elettorale a giocare a basket, abitudine che per lui era ormai un rituale ogni quattro anni nelle elezioni presidenziali. L’inquilino uscente della Casa Bianca, che ha già votato alcune settimane fa con l’early voting a Chicago, ha giocato a pallacanestro in una palestra di Fort McNair, base militare navale a Washington, sulle rive del fiume Anacostia.
Early voting, hanno già votato in 46 milioni – Sono almeno 46 milioni gli elettori americani che hanno già votato, avvalendosi della pratica dell’early voting. Il voto anticipato, istituito da qualche anno per evitare l’eccessivo congestionamento nei seggi elettorali, viene esercitato per posta o di persona, in appositi seggi. Al momento dello spoglio finale al termine dell’Election Day, si stima che oltre un terzo del totale dei voti sarà stato espresso anticipatamente attraverso l’early voting. In Florida, il più importante tra gli swing State, gli stati in bilico, il 50% degli elettori, circa 6,4 milioni di persone, ha già votato avvalendosi del voto anticipato. Secondo i dati, la percentuale di elettori di origine ispanica della Florida che ha già espresso il proprio voto è del 36% superiore al numero totale di ispanici che votarono nelle elezioni del 2012.
I primi risultati nella notte – I seggi elettorali chiudono in orari diversi a seconda dello Stato e del fuso orario. I risultati inizieranno ad arrivare dunque scaglionati nella notte italiana.
Chiudono all’1 – Georgia: 16 grandi elettori; Indiana: 11; Kentucky: 8; South Carolina: 9; Vermont: 3; Virginia: 13.
Chiudono all’1.30 – North Carolina: 15; Ohio: 18; West Virginia: 5. Chiudono alle 2 – Alabama: 9; Connecticut: 7; Delaware: 3; District of Columbia: 3; Florida: 29; Illinois: 20; Maine: 4; Maryland: 10; Massachusetts: 11; Mississippi: 6; Missouri: 10; New Hampshire: 4; New Jersey: 14; Oklahoma: 7; Pennsylvania: 20; Rhode Island: 4; Tennessee: 11.
Chiude alle 2.30 – Arkansas: 6.
Chiudono alle 3 – Arizona: 11; Colorado: 9; Kansas: 6; Louisiana: 8; Michigan: 16; Minnesota: 10; Nebraska: 5; New Mexico: 5; New York: 29; North Dakota: 3; South Dakota: 3; Texas: 38; Wisconsin: 10; Wyoming: 3.
Chiudono alle 4 – Iowa: 6; Montana: 3; Nevada: 6; Utah: 6.
Chiudono alle 5 – California: 55; Hawaii: 4; Idaho: 4; Oregon: 7; Washington: 12.
Chiude alle 7 – Alaska: 3.
Elezioni USA 2016
Usa 2016, seggi aperti. Clinton vota a New York: ‘Grande responsabilità’. Trump: ‘Riconoscere sconfitta? Vedremo’
Gli americani scelgono in queste ore il futuro presidente. La candidata democratica si è recata attorno alle 14 ore italiane al seggio di Chappaqua, la località a nord della Grande Mela, dove ha la residenza, insieme al marito BIll. Il repubblicano ha votato a Manhattan, accompagnato dalla moglie Melania. Secondo una prima stima, sono stati 46 milioni gli elettori che hanno espresso la propria preferenza attraverso l'early voting
Gli americani scelgono in queste ore il futuro presidente. “Farò il mio meglio se avrò la fortuna di vincere. Così tanta gente dimostra come oggi il voto sia importante per il futuro del Paese”, ha detto Hillary Clinton giunta attorno alle 14 ora italiana insieme al marito Bill al seggio di Chappaqua, la località a nord di New York, dove ha la residenza, per votare. Ad accogliere l’ex coppia presidenziale fuori dal seggio una folla di sostenitori della candidata democratica. Quest’ultima è apparsa serena ma stanca dopo una lunghissima e durissima campagna elettorale: “Ci sono molte persone coinvolte – ha aggiunto l’ex segretario di Stato in testa ai sondaggi dopo che l’Fbi ha fatto sapere che non sarà incriminata nella nuova indagine sulle mail – e c’è una grande responsabilità in gioco”.
Donald Trump ha votato al seggio di Manhattan, accompagnato dalla moglie Melania. “Vedremo quello che succede”, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano se accetterà l’esito del voto nel caso di una vittoria di Hillary. Ma la strada pare in salita. Infatti, il miliardario ha presentato un’azione legale in Nevada denunciando anomalie durante il voto anticipato nell’area di Las Vegas. Secondo le carte, il candidato alla Casa Bianca chiede informazioni su quattro seggi che sarebbero stati aperti oltre l’orario di chiusura, con alcuni voti che sarebbero stati registrati a tempo scaduto. In precedenza aveva fatto sentire la propria voce con un’intervista a Fox News: “Ho deciso di votare per Trump – ha scherzato il candidato repubblicano – stiamo facendo molto bene in North Carolina, Florida e New Hampshire“, alcuni degli Stati in bilico che decideranno l’esito del voto. Il miliardario è tornato poi ad attaccare i sondaggi favorevoli all’ex first lady diffusi nelle ultime ore: sono “sbagliati di proposito – ha detto – ritengo che in molti non avvengano neanche interviste”.
[brightcove]5201581233001[/brightcove]
Anche i due candidati vicepresidenti si sono recati alle urne nei rispettivi Stati. Il democratico Tim Kaine ha votato in Virginia: il numero due hi Hillary Clinton si è recato al seggio di Richmond insieme alla moglie Anne Holton prima delle sei del mattino ora locale, perché voleva essere il primo a votare nella sua circoscrizione, ma a precederlo c’era già una signora di 99 anni. “Pare che devo abituarmi a essere il numero due”, ha scritto Kaine in riferimento a questo sul suo account Twitter, insieme a una foto in cui compare proprio insieme alla donna. Anche il repubblicano Mike Pence ha votato: nel suo Stato, in Indiana, dopo una passeggiata mattutina in bicicletta insieme alla moglie Karen.
Obama rispetta la tradizione: gioca a basket – Barack Obama ha rispettato la tradizione: il presidente ha dedicato le prime ore della giornata elettorale a giocare a basket, abitudine che per lui era ormai un rituale ogni quattro anni nelle elezioni presidenziali. L’inquilino uscente della Casa Bianca, che ha già votato alcune settimane fa con l’early voting a Chicago, ha giocato a pallacanestro in una palestra di Fort McNair, base militare navale a Washington, sulle rive del fiume Anacostia.
Early voting, hanno già votato in 46 milioni – Sono almeno 46 milioni gli elettori americani che hanno già votato, avvalendosi della pratica dell’early voting. Il voto anticipato, istituito da qualche anno per evitare l’eccessivo congestionamento nei seggi elettorali, viene esercitato per posta o di persona, in appositi seggi. Al momento dello spoglio finale al termine dell’Election Day, si stima che oltre un terzo del totale dei voti sarà stato espresso anticipatamente attraverso l’early voting. In Florida, il più importante tra gli swing State, gli stati in bilico, il 50% degli elettori, circa 6,4 milioni di persone, ha già votato avvalendosi del voto anticipato. Secondo i dati, la percentuale di elettori di origine ispanica della Florida che ha già espresso il proprio voto è del 36% superiore al numero totale di ispanici che votarono nelle elezioni del 2012.
I primi risultati nella notte – I seggi elettorali chiudono in orari diversi a seconda dello Stato e del fuso orario. I risultati inizieranno ad arrivare dunque scaglionati nella notte italiana.
Chiudono all’1 – Georgia: 16 grandi elettori; Indiana: 11; Kentucky: 8; South Carolina: 9; Vermont: 3; Virginia: 13.
Chiudono all’1.30 – North Carolina: 15; Ohio: 18; West Virginia: 5. Chiudono alle 2 – Alabama: 9; Connecticut: 7; Delaware: 3; District of Columbia: 3; Florida: 29; Illinois: 20; Maine: 4; Maryland: 10; Massachusetts: 11; Mississippi: 6; Missouri: 10; New Hampshire: 4; New Jersey: 14; Oklahoma: 7; Pennsylvania: 20; Rhode Island: 4; Tennessee: 11.
Chiude alle 2.30 – Arkansas: 6.
Chiudono alle 3 – Arizona: 11; Colorado: 9; Kansas: 6; Louisiana: 8; Michigan: 16; Minnesota: 10; Nebraska: 5; New Mexico: 5; New York: 29; North Dakota: 3; South Dakota: 3; Texas: 38; Wisconsin: 10; Wyoming: 3.
Chiudono alle 4 – Iowa: 6; Montana: 3; Nevada: 6; Utah: 6.
Chiudono alle 5 – California: 55; Hawaii: 4; Idaho: 4; Oregon: 7; Washington: 12.
Chiude alle 7 – Alaska: 3.
TRUMP POWER
di Furio Colombo 12€ AcquistaArticolo Precedente
Elezioni Usa 2016, non solo Casa Bianca: gli americani decidono anche gli equilibri di Camera e Senato
Articolo Successivo
Nude al seggio contro Trump, irruzione delle Femen a New York. Sul seno: “Strizzati le palle!”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, l’inviato Usa: “Distanze ridotte tra Russia e Kiev. Telefonata Putin-Trump in settimana”. Zelensky annuncia il missile Long Neptune: può colpire Mosca
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Ecco perché il Pnrr non decolla: il catalogo dei ritardi. Mancano 15 mesi al traguardo ma solo un quarto dei progetti avviati è completato
Cronaca
Dolomiti, 3 sciatori travolti da una valanga: due sono gravi. Per il bollettino c’era rischio “forte”
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Il Segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato alla Cbs che ci sarà un aumento dei casi di detenzione simili a quello del manifestante filo-palestinese Mahmoud Khalil. "Ogni giorno, ormai - ha aggiunto - approviamo revoche di visti e anche di Green Card".
"Devi fare certe dichiarazioni", ha spiegato a proposito dei non cittadini che arrivano negli Stati Uniti. "Se ci dici, quando fai domanda per un visto, che stai arrivando negli Stati Uniti per partecipare a eventi pro-Hamas che vanno contro gli interessi della politica estera... Se ci avessi detto che lo avresti fatto, non ti avremmo mai dato il visto".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - Hezbollah ha condannato in una dichiarazione gli attacchi americani contro obiettivi Houthi nello Yemen. "Affermiamo la nostra piena solidarietà nei confronti del coraggioso Yemen e chiediamo a tutti i popoli liberi del mondo e a tutte le forze di resistenza nella nostra regione e nel mondo di unirsi per contrastare il progetto sionista americano contro i popoli della nostra nazione", ha scritto in una nota il Partito di Dio.
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.