Che fine ha fatto Ivana Zelníčková? Qualcuno l’ha vista o sentita nelle ultime ore? Se vi state chiedendo di chi stiamo parlando, chi sia questa signore, sappiate che la conoscete tutti, anche se sotto il nome di Ivana Trump, ex moglie (dal 1977 al 1992) del tycoon newyorkese appena diventato Presidente degli Stati Uniti d’America. Chissà cosa sta pensando l’ex modella cecoslovacca, adesso che il suo ex marito diventerà l’inquilino della Casa Bianca. Forse sta pensando a quanto le sarebbe piaciuto essere la First Lady d’America, lei così amante degli eventi mondani, dei party e dei banchetti. E invece al suo posto ci sarà la giovane Melania, che un po’ ricorda la Ivana dei tempi che furono, bella e appariscente, europea e ambiziosa.
Ivana, nonostante non sia più la signora Trump da quasi 25 anni, è rimasta ovviamente legata al cognome del marito, per lei passepartout nei circoli mondani di mezzo mondo. E anche se è passato così tanto tempo, la prima moglie del magnate americano è rimasta la vera signora Trump, l’iconica compagna degli anni ruggenti, degli anni Ottanta degli yuppies e del rampantismo della Grande Mela. Da quando è finito il quindicennale matrimonio (i cui frutti sono i figli Donald Jr, Ivanka e Eric Fredrick), la Nostra ha tentato di crearsi uno spazio, di trovare un posto nel mondo che conta. Di certo non ricominciando da zero, visto che pare che abbia ricevuto dall’ex consorte 20 milioni di dollari, tutti i gioielli, 350mila dollari l’anno, alcune proprietà immobiliari nei luoghi più esclusivi degli Stati Uniti. Se ha potuto continuare a fare la vita che ha fatto, il merito (e i soldi) è stato di Donald Trump, anche se dopo il tycoon sono arrivati tanti altri amori e relazioni, curiosamente tutti italiani. Così come l’ex marito, anche Ivana (che era però stata sposata una prima volta già dal 1971 al 1973) si è risposata due volte: dal 1995 al 1997 con l’imprenditore italiano Riccardo Mazzucchelli, dal 2008 al 2009 con il giovane e aitante Rossano Rubicondi, noto in Italia per la partecipazione all’Isola dei Famosi. E proprio sull’Isola, condotta da Simona Ventura, era sbarcata la bionda Ivana come ospite speciale, dimostrando un certo talento naturale per il trash. Una comparsata che non era bastata a salvare un matrimonio che già zoppicava assai (ricordate i pettegolezzi sui presunti tradimenti di Rubicondi durante il reality di RaiDue?).
Da Donald Trump a Rossano Rubicondi, la parabola sentimentale (ma anche sociale ed economica) di Ivana Zelníčková da Zlin, città della Moravia, è stata discendente anzicheno, così come le attività svolte nel corso della sua vita. Da vicepresidente della Trump Foundation con delega all’Interior Design (ebbene sì, è tutto vero) a concorrente del Grande Fratello Vip in Inghilterra, Ivana ha interpretato Ivana, ha continuato a fingere di essere la Regina di New York che era negli anni Ottanta, godendosi i soldi di Donald ma perdendo gran parte dell’allure dell’epoca d’oro.
Peraltro, come se non bastasse la sua deriva trash-televisiva da prezzemolina prezzolata, va ricordato che Ivana Trump ha una colpa enorme, molto più grave della liaison con Rubicondi o del lungo matrimonio con il neopresidente americano: era lei la responsabile dell’interior design della Trump Tower, il mostro ultratrash della Quinta Strada. Se ci siete stati, sapete esattamente di cosa stiamo parlando. Un’accozzaglia di kitsch senza precedenti decora gli interni del grattacielo newyorkese, sede principale delle attività di Donald Trump.
Roba di oltre trent’anni fa, tuttavia, perché ormai Ivana Trump è lontanissima da quelle atmosfere, da quel potere e da quella ricchezza ostentata e volgarotta. Non che se la passi male, la Nostra, ma pensare che oggi sarebbe stata First Lady, lei che era sbarcata 45 anni fa in Canada, imparando con fatica l’inglese ai corsi serali, sicuramente la farà soffrire assai. Perché Melania sarà giovane e bella, per carità, ma Ivana incarnava alla perfezione (e incarna ancora) l’essenza del trumpismo, di quel modo di affrontare la vita e di ostentare la ricchezza tipico dell’imprenditore americano, già noto ai più ben prima dell’avventura politica, conclusasi con un impensabile trionfo. Qualcuno ha visto Ivana Zelníčková nelle ultime ore, dunque? Qualcuno sa cosa pensa, se è triste, se ha pianto tutta la notte, se si è consolata con il suo fidanzato attuale Marcantonio Rota (ovviamente molto più giovane di lei, perché alla Nostra piace così), se sperava vincesse Hillary per scongiurare questo smacco personale? O forse è contenta, Ivana, perché con il suo ex marito alla Casa Bianca, potrebbe tornare alta l’attenzione mediatica mondiale attorno alla sua mirabolante vita mondana, raccogliendo indirettamente i dividendi di questo trionfo politico. Ci avrebbe dato tante soddisfazioni in Pennsylvania Avenue, ne siamo sicuri. Avrebbe probabilmente fatto smantellare l’orto biologico di Michelle Obama, sostituendolo con un Oyster Bar, e poi via tutte le anticaglie della Casa Bianca, per fare spazio ai pannelli dorati che già fanno bella mostra nell’orribile Trump Tower. Dovremo accontentarci di Melania, pazienza. Ma il nostro cuore, in questo momento, è con la vecchia pantera Ivana, l’unica vera signora Trump, moglie perfetta dell’uomo più cafone d’America. E da oggi anche il più potente.