4. Dice: “Vedrai adesso le guerre che farà Trump”. Bah. In termini di politica estera, Hillary Clinton sarebbe stata egualmente disastrosa. Anzi, forse lei avrebbe fatto pure peggio.

5. Trump combinerà disastri autentici non tanto fuori, ma in casa sua. Sarà nella politica interna che darà il peggio di sé. E i primi a pagarne le conseguenze saranno quelli che lo hanno eletto. Mal voluto non è mai troppo (cit).

6. Per decenni gli americani ci hanno preso per il culo dicendo che “noi eravamo quelli di Berlusconi”. Be’, adesso lo faremo noi ricordando che “loro sono quelli di Trump” (lo so, noi adesso siamo “quelli di Renzi”, che è pure peggio, ma non fate i precisini proprio adesso).

7. Gaber e Luporini non hanno avuto mai torto. Neanche quando volevano. Nel 1976 scrissero: “Non c’è popolo più stupido degli americani. La cultura non li ha mai intaccati”. Appunto.

8. Hillary Clinton era e resta invotabile. Insopportabile, equivoca, fastidiosamente eccessiva e costantemente ridanciana. Espressione peggiore dei poteri forti peggiori. Un disastro che poteva esaltare giusto Bon Jovi. “Eh, ma era la meno peggio”, direte ancora voi sorseggiando Ginger Ale mentre leggete Cazzullo. Può essere, ma ha qui ragione Alessandro Robecchi: “Usa, il posto dove si dimostra che la politica del ‘meno peggio’ apre le porte al peggissimo”.

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Elezioni Usa 2016, dieci cose sulla vittoria di Donald Trump

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