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Ryder Cup di golf a Roma, il governo ci riprova: nel decreto fiscale 97 milioni a garanzia del torneo. Ma non passano

La Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibili quattro emendamenti (su sette) presentati dal governo al decreto fiscale collegato alla manovra. Tra questi anche il contributo per la competizione che si terrà in Italia nel 2022: lo stesso provvedimento era già stato stralciato dalla Legge di Bilancio, dove però era presente uno stanziamento di altri 59,4 milioni di euro. Soldi veri, non potenziali

Ci hanno riprovato alla prima occasione utile. E anche questa volta è andata male. Perché la Commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibili quattro emendamenti (su sette) presentati dal governo al decreto fiscale collegato alla manovra: tra questi c’è anche quello con cui l’esecutivo Renzi stanziava una garanzia di 97 milioni di euro per la Ryder Cup di golf che si terrà a Roma nel 2022. Si tratta dello stesso, identico provvedimento che era stato inserito nella Legge di Bilancio e che a fine ottobre l’organismo parlamentare presieduto dal deputato del Pd Francesco Boccia aveva stralciato. “E’ incompatibile con l’impostazione della nuova norma” aveva spiegato la scorsa settimana il parlamentare pugliese. Dopo la riforma che prevede nuovi criteri per scrivere la Legge di Stabilità, infatti, non è più possibile inserire misure localistiche, microsettoriali o neutre dal punto di vista dell’impatto economico. E la garanzia per la Ryder Cup, a detta di Boccia, era un provvedimento assolutamente settoriale. Quindi da cancellare. Allarme nel mondo del golf e immediate rassicurazioni delle istituzioni: per presidente del Coni Malagò e per il numero uno della FederGolf Chimenti lo stralcio era un tecnicismo e quei soldi sarebbero comunque arrivati. Prima del nuovo tentativo di oggi, tuttavia, ilfattoquotidiano.it ha scoperto un codicillo nascosto a dovere all’interno della finanziaria, nel calderone dei fondi destinati a “Giovani e sport”: una piccola nota di appena quattro righe che prevede 59,4 milioni di euro dal 2017 al 2027 per lo svolgimento della Ryder Cup.

Questa volta soldi veri, non potenziali. Che però a quanto pare non bastano ancora. Perché altrimenti sarebbe inspiegabile il pressing a tutto campo del governo, che appena ha potuto ha riproposto l’aiuto di Stato da quasi 100 milioni alla competizione che si terrà nel circolo provato della famiglia Biagiotti. La garanzia di 97 milioni, quindi, è uscita dalla porta (della Stabilità) ed è rientrata dalla finestra (del decreto fiscale). Invano. “Non aveva attinenza con il decreto delle cartelle fiscali. Le regole sono regole per tutti” ha detto a ilfattoquotidiano.it Francesco Boccia. Che poi ha spiegato i motivi dell’inammissibilità: “Va ribadito ancora una volta che quello della Commissione Bilancio di Montecitorio non è un giudizio di merito – ha aggiunto – Il finanziamento all’iniziativa nella legge di Bilancio c’è perché era corretta la destinazione. La garanzia così com’è stata proposta era una norma sbagliata per il bilancio come per questo decreto fiscale. Le regole sono sempre le stesse – ha concluso – Basterebbe studiarle e rispettarle”. Visto che il governo ci ha provato già due volte, è facile immaginare che ci proverà ancora. La prossima occasione potrebbe essere il decreto Milleproroghe, che sarà presentato entro la fine dell’anno. Facendo due conti, è facile notare come l’esecutivo potrà arrivare a stanziare fino a 157 milioni di euro per la Ryder Cup 2022, che così diventerebbe l’edizione più cara di sempre. Grazie soprattutto ai soldi pubblici.